Caro-affitti. Portare non alcune facoltà nei piccoli centri ipoabitati?

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Portare alcune facoltà nei piccoli centri ipoabitati: potrebbe essere questa una soluzione per il risolvere il problema del caro affitti, sollevato dai fuorisede in tenda. Invece di concentrare tutta l’offerta universitaria nelle grandi città – come avviene oggi (tranne rare eccezioni) – si potrebbero ubicare Dipartimenti in veri e propri borghi del sapere, creando il modello di una ”università diffusa“. Con più vantaggi: come la decongestione dei grandi centri e la rianimazione di luoghi in decrescita residenziale. E per evitare il pregiudizio ”cugini di campagna” per chi studia in sedi-borgo, basterebbe un’accorta selezione/rotazione dei professori.

Fanta-università? No, anzi in questa direzione si sono già avviati Comuni e Atenei con il Protocollo ANCI-CRUI del 2015, ma senza abbastanza convinzione (e fondi). Insomma occorre censire i bisogni, programmare gli interventi, innovare le soluzioni: quello che sanno fare solo i politici competenti. Pochi, purtroppo.

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