Sit in sotto l’Ambasciata britannica per Assange. E per tutti noi

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Erano in tanti, sotto la pioggia, con cartelli, messaggi e una richiesta univoca, ossia che “venga posta fine alla ingiusta e disumana detenzione di Julian Assange, chiedendo quindi che non venga estradato negli Stati Uniti”. Il sit in si è tenuto, come annunciato, davanti all’Ambasciata del Regno Unito ed erano moltissimi i giornalisti, tra gli altri il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Giuseppe Giulietti, e il segretario dell’Usigrai, Daniele Macheda. La data scelta, il 10 dicembre, non è casuale e così anche Roma ha aderito all’iniziativa mondiale #Stand4Truth. L’appello per Assange attraversa da settimane tanti Paesi del mondo, anche grazie all’intervento delle maggiori testate internazionali che hanno sottolineato come in questa storia sia in ballo la libertà di stampa nel suo complesso, oltre alla già grave situazione di Assange. “Chi pensa che la battaglia #FreeAssange sia una questione sua e della sua famiglia non ha capito nulla; è in discussione il diritto di svelare le trame e le menzogne di ogni regime”, ha detto nel suo intervento il Presidente della Fnsi, Giulietti.


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