RAI Libri. Presentata la biografia di Laura Delli Colli sulla Vitti “Monica. Vita di una donna irripetibile”

0 0

Monica Vitti era nata il 3 novembre del 1931. Se oggi fosse viva avrebbe compiuto 91 anni. Per un lungo periodo, a causa della sua malattia è stata avvolta nel silenzio ma oggi, dopo la sua scomparsa, il suo ricordo è fra noi più che mai. Nel giorno del suo compleanno alla Casa del cinema di Roma è stata presentata una sua biografia, edita da Rai Libri, firmata da Laura Delli Colli – ex Presidente della Festa del Cinema di Roma, Presidente del SNGCI, sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici italiani – dal titolo “Monica. Vita di una donna irripetibile”. Moderava la nota giornalista di Rainews 24 Laura Squillaci; contribuivano al ricordo le attrici Carolina Crescentini e Chiara Ferrara.

Della serata, tra gli aneddoti che più rimangono impressi, è stata la rivelazione sul film del 1969 “Amore mio aiutami” protagonista la Vitti con Alberto Sordi. Chi lo ha visto ricorderà la scena in cui Sordi, nella parte del marito, schiaffeggiava la Vitti sua moglie, innamorata di un altro. “Dimmi che lo ami!” gridava Sordi e, a ogni risposta affermativa, alla Vitti dava uno schiaffo. Così per un tempo memorabile. In quella sequenza spassosa al punto da restare nella storia del cinema, colei che prendeva le sberle in realtà era una giovanissima Fiorella Mannoia, in quegli anni non ancora cantante ma controfigura di Monica Vitti.

Con testimonianze vivide ed inedite sono intervenute in ricordo dell’attrice la sua amica Nicoletta Ercole – costumista attiva alla fine degli anni ’70, legata inizialmente a Marco Ferreri e più tardi a lungo a Milena Canonero – che ha detto di aver lavorato con Monica in sette film. Ha confidato di essere stata colpita dalla Vitti per il suo abbigliarsi “sgangherato” eppure affascinante; soffermandosi sui siparietti di vita quotidiana, come le cene a casa della Vitti a base di menù di polli e verdure della campagna, alle quali non mancava Alberto Sordi.

Pino Quartullo, allievo, oltre che di Gigi Proietti, di Monica Vitti, ha sottolineato come uno dei più significativi consigli sul mestiere ricevuti da Monica, stesse nella massima: “dimenticate tutto quello che avete imparato”. Silvia Scola ha intrattenuto i presenti confidando con sincerità come suo padre Ettore ritenesse la Vitti una “rompiscatole” piena di ubbie: ad esempio, sulla scelta di quale dei suoi due profili andasse ripreso. Valentina Villaggio ha sorpreso rendendo pubblico un episodio che nessuno conosceva: e cioè che fu Monica Vitti a rivelare a suo padre Paolo la sua gravidanza al tempo in cui aveva solo sedici anni. La Vitti, durante un pranzo in casa della sua famiglia, aveva esclamato: “Dai Valentina, adesso devi mangiare per due”.

Interpellata da Laura Squillaci Carolina Crescentini ha chiarito molti aspetti del mestiere di attrice, completando la storia di un’icona dotata di naturale carisma ma anche di indubbia precisione e costanza. Chiara Ferrara, appena diplomata all’accademia di arte drammatica Silvio D’amico, la stessa nella quale si diplomò nel 1953 la Vitti, ha letto benissimo, con una voce tersa e serica, i passi più importanti di “Monica. Vita di una donna irripetibile”.

Non sono mancati gli omaggi in video. Tra questi Ricky Tognazzi, che ha raccontato senza accenti agiografici, il rapporto tra la Vitti e suo padre Ugo, non tralasciando la comprensibile competitività tra loro. E Walter Veltroni, colui che insieme al compagno della Vitti Roberto Russo, a cui era legato da amicizia, diffuse la notizia della morte.

A chiusura Laura Delli Colli ha spiegato come la sua biografia sia dedicata soprattutto a coloro i quali ambiscono a un percorso ambizioso e non facile, ma non per questo impossibile. Laura Delli Colli ha detto che anche Monica Vitti provava mille insicurezze e paure, ma la sua passione ebbe la meglio di molti altolà. E ha fatto due esempi semplici: la sua voce, prima scartata, divenne di una tipicità inimitabile; lo stesso dicasi per il suo naso. Traduzione: siamo noi gli artefici di gran parte del nostro destino. Per chiarezza Laura Delli Colli ha citato le parole con cui la Vitti si raffigurava: “”Sono una donna bionda, ho gli occhi verdi, alta 1.73, presbite, miope, astigmatica, ipermetrope e ipersensibile”.


Autore: Laura Delli Colli

Editore: Rai Libri

Anno edizione:2022

Pagine: 256

Euro 18.00


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21