Lo spessore di una penna. Annie Ernaux vince il Nobel per la letteratura

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La scrittrice francese Annie Ernaux ha vinto il Premio Nobel per la letteratura 2022 «per il coraggio e l’acutezza clinica con cui scopre le radici, gli estraniamenti e i freni collettivi della memoria personale». Con la sua arte ha saputo trasformare le proprie vicende autobiografiche in materia letterale universale. Penna profonda, acuta e pungente ha creato narrazioni capaci di trasformare racconti autobiografici in indagini politiche, sociali ed esistenziali. Ernaux nasce a Lillebonne nel 1940. La sua è una famiglia di modeste condizioni sociali ma lei è appassionata, capace, caparbia. La sua sarà una carriera in ascesa piena di soddisfazioni, sacrifici ed ostacoli. Solitudini e sofferenze umane snocciolate come un rosario attraverso le parole. Una penna rara capace di storicizzare gli affetti, cristallizzarli e sottrarli con forza all’oblio alla deformazione del tempo.

“Una donna”. La commovente dedica alla madre

“Mia madre è morta è morta lunedì 7 aprile nella casa di riposo dell’ospedale di Pontoise, dove l’avevo portata due anni fa. […] significa che non potrò più vederla, non ascolterò più la sua voce, che non sarà mai più in nessun luogo al mondo”. Inizia così il libro scritto da Annie per raccontare la storia della madre, subito dopo la sua scomparsa. La scrittrice percorre le pieghe nascoste della vita della donna che l’ha portata in grembo e le ha dato la vita. Scrive di lei perché non conosce alto modo per esorcizzarne la perdita, per placare quel profondo dolore che tutti affrontano con la perdita di un genitore. Annie traccia i contorni della storia collettiva francese di quei tempi e disegna i tratti di una madre forte, tenace, preziosa ma non omette nulla di lei nemmeno le esplosioni di ansia e violenza e la paura di non saper tenere a bada la miseria. Della madre la scrittrice racconta i piccoli gesti, le sfumature, le percezioni umane e poi ancora la malattia, il distacco, la perdita. Sono pagine intense quelle che scrive Annie. Chiunque le legga non può non sentirsi parte di quel racconto totalizzante e universale.

Un premio che rende merito alla profondità umana

Di scrittori e di scrittici ce ne sono tantissimi ma non tutti riescono ad indagare i pertugi dell’animo umano. La società è un’entità liquida, scontata, senza tempo che si abbandona al vortice delle emozioni e si muove sulla superficie senza precipitare nel cuore delle cose.  Annie Ernaux ha emozionato con la sua scrittura superba, semplice, densa. Ci ha presi per capelli e trascinato all’interno delle pagine dei suoi libri. Un merito che hanno pochi. Un merito che l’è valso il Premio Nobel.


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