“Muori. Ti veniamo a prendere”. Squadristi della peggiore destra già in azione contro Berizzi e Saviano

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“Muori. Scappa. Olio di ricino. Impiccati. Suicidati. Ti toglieranno la scorta. Adesso sono cazzi tuoi. Sei già fuggito? Confino. Tremiti o Ventotene. Bastardo. Merda. Ci vediamo in giro. Non scrivi più. Ti veniamo a prendere. Usa la corda. Manganello pronto”. Ecco cosa hanno scritto a Paolo Berizzi da lunedì notte in poi. Sono passate poco più di 24 ore dalla vittoria elettorale della destra e già sono partite le minacce contro i giornalisti che hanno raccontato il peggior fascismo presente in Italia sin da prima delle elezioni politiche 2022, un’onda nera, arrogante e molto violenta che subito si è messa in moto, forte del consenso delle urne.  Bersagliati, letteralmente, Paolo Berizzi, autore di Nazitalia e della più completa narrazione dei rigurgiti fascisti nel Paese, e Roberto Saviano, invitato a lasciare l’Italia e accusato di sfruttare la scorta come un privilegio. Sotto attacco anche il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Giuseppe Giulietti, che ha chiesto al Ministero dell’Interno di convocare d’urgenza l’Osservatorio sui cronisti minacciati e di accelerare le verifiche per risalire agli autori delle minacce. Per questa affermazione è stato a sua volta invitato a farsi da parte. Sembra una colata di odio irrefrenabile quella in atto da alcune ore contro i giornalisti che hanno parlato in Italia del pericolo fascista e dell’impatto che il governo di destra potrà avere sui diritti civili. Molto preoccupante il riferimento alle scorte. Come è noto sia Paolo Berizzi che Roberto Saviano sono considerati dalle commissioni per la sicurezza pubblica delle Prefetture soggetti a rischio di aggressioni letali. Già Matteo Salvini quando è stato in carica come Ministro dell’Interno si era sbilanciato sulla “futilità” e il costo delle scorte ai giornalisti, nonostante la valutazione sulla tutela personale delle vittime di minacce sia affidata ad organismi tecnici. Ciò cui si sta assistendo è un incubo che si concretizza ancora prima che il Governo di destra inizi ad operare. “Gli squadristi sono già all’opera e nessuno sembra finora intenzionato a fermarli”, dice Giulietti. Un invito al Ministero dell’Interno perché si rintraccino gli autori delle gravi intimidazioni ai giornalisti e in specie a Saviano e Berizzi è arrivato questa mattina anche dalla portavoce di Articolo 21, Elisa Marincola. La nostra associazione contribuirà a monitorare le minacce che stanno arrivando via web e a tutelare la libertà di espressione, come sempre, nonostante la faccia feroce dei nuovi squadristi.


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