A Civitanova corteo in memoria di Alika Ogorchuckwu e contro il razzismo

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“Ribadiamo che Civitanova Marche non è una città razzista e tantomeno indifferente o insensibile e che il gesto di una persone non può essere accomunato alla nostra comunità che è sempre stata accogliente, ospitale e aperta e ha sempre lavorato per la pacifica convivenza”. Così il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica che, insieme al vice sindaco, ha preso parte al corteo di solidarietà alla famiglia di Alika Ogorchuckwu, il venditore ambulante nigeriano ucciso in strada il 29 luglio dopo che aveva chiesto l’elemosina. “La manifestazione unisce tante etnie, soprattutto la comunità italiana sotto un’unica bandiera che è quella della pace: – afferma Ciarapica – oggi condanniamo ogni gesto di violenza, questo fatto atroce che c’è stato. Ribadiamo che Civitanova Marche non è una città razzista e tantomeno indifferente o insensibile e il gesto di una persone non può essere accomunato alla nostra comunità che è sempre stata accogliente, ospitale e aperta e ha sempre lavorato per la pacifica convivenza”.  “Ci siamo immediatamente attivati, dal giorno successivo, costituendo un fondo per dare un aiuto immediato alla famiglia di Alika – ricorda il sindaco rispondendo ai cronisti a margine della manifestazione – per consentire il pagamento delle spese funerarie; allo stesso tempo stiamo lavorando con il Comune di San Severino Marche per mettere in atto azioni al fine di dare un aiuto prolungato nel tempo. Non dimentichiamo Alika, la sua famiglia e suo figlio Emmanuel”.
A San Severino risiede la famiglia della vittima.
(Ansa)


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