Il cinema alla Cervelletta è impegno civile. Il 9 giugno incontro con le famiglie Regeni e Paciolla

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Luglio 2020, Valerio Carocci, presidente dell’Associazione Piccolo America e anima delle iniziative Cinema America viene aggredito e minacciato di morte da un uomo che, come si scoprirà subito dopo, è  vicino all’estrema sinistra. Un anno prima, a giugno del 2019, alcuni ragazzi con la maglia amaranto del Cinema America erano stati aggrediti sempre nei pressi di piazza San Cosimato. In quell’occasione bersaglio della violenza furono quattro giovani e a processo sono finite cinque persone vicine ai movimenti di estrema destra. Perché quei giovani fanno così paura? La rassegna in piazza a San Cosimato, Cervelletta e Monte Ciocci appena iniziata fornisce una spiegazione e riguarda il suo essere un momento di grande riflessione sociale, libera, dunque scomoda. Il programma dell’edizione 2022 ne è la prova. L’apertura (domani 9 giugno alle 21.30 nel Parco della Cervelletta, via della Cervelletta, 35 – Roma) è affidata a una serata di impegno civile, realizzata in collaborazione con la rivista Confronti, alla quale parteciperanno, per la prima volta insieme, le famiglie di Giulio Regeni e Mario Paciolla, con l’intento di riflettere sui lati oscuri del potere e ricordare le sue vittime, grazie anche alla proiezione, per la prima volta sul grande schermo in Italia, di “The Dissident”, il documentario di Bryan Fogel dedicato alla figura del giornalista Jamal Khashoggi. Sul palco, insieme all’avvocato Alessandra Ballerini, alcuni rappresentanti della società civile e istituzionale da tempo vicini alle famiglie, tra i quali Ascanio Celestini, il Presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, e il Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico. Un appuntamento che mette insieme storie di giornalisti uccisi in territori non in guerra eppure rivelatisi pericolosi molto più di un campo di battaglia perché in gioco c’era il livello di democrazia, l’informazione, la libertà di espressione. Le famiglie Paciolla e Regeni aspettano di sapere cosa è accaduto e perché. Al dolore si sono sommati silenzi, complicità, molta indifferenza. Nel caso Regeni si sta cercando, con estrema difficoltà, di avviare un processo per la morte di Giulio. “La Federazione della Stampa è presente a questo incontro perché noi non smettiamo di cercare verità e giustizia su questi casi e sui molti altri, purtroppo, ancora oscurati. – dice il Presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti alla vigilia dell’incontro – Ciò che è accaduto a Giulio Regeni, a Mario Paciolla, ad Andrea Rocchelli non è una questione che riguarda solo le loro famiglie, ci riguarda tutti. Non guardiamo dall’altra parte quando un giornalista viene ucciso in un regime perché, come questa guerra ci sta insegando, quella è una questione che investe tutti e ciascuno di noi”.
(Foto dei ragazzi del cinema America, tratta dalla pagina social di Valerio Carocci)


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