I mercenari russi Wagner a Kiev per uccidere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky

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Ci sono circa 400 mercenari del Gruppo Wagner, arrivati dai Paesi africani in Ucraina, che sono penetrati a Kiev con l’ordine di uccidere il presidente Volodymyr Zelensky e decapitare il governo. È quanto scrive il quotidiano britannico The Times.

Secondo una fonte collegata al gruppo, a gennaio sono arrivati ​​in Ucraina tra i 2mila e i 4.000 mercenari russi. Alcuni sono stati schierati nelle regioni ucraine separatiste di Donetsk e Luhansk. Altri 400 sono entrati dalla Bielorussia e hanno puntato verso la capitale.

I mercenari, che appartengono a un gruppo che fa capo ad uno dei più stretti alleati di Vladimir Putin, Evgenij Prigozhin, sostengono di sapere esattamente dove si nascondono a Kiev Zelensky e i suoi collaboratori e apparentemente sarebbero in grado di rintracciare tutti tramite i telefoni cellulari.

Evgenij Prigožin, definito lo chef di Putin in un articolo dell’Associated Press, controlla una rete di società, comprese tre accusate di interferenza nelle elezioni del 2016 negli Stati Uniti. Gli sono state inflitte, assieme alle sue società e ai suoi associati, sanzioni economiche e accuse penali negli Stati Uniti e Unione Europea.

Secondo un’indagine di Bellingcat, The Insider e Der Spiegel, le sue operazioni “sono strettamente integrate con il Ministero della Difesa russo e con il suo braccio di intelligence, il GRU”. Prigožin è stato collegato a un gruppo mercenario noto come Gruppo Wagner che è stato coinvolto in varie azioni come appaltatore militare privato. Il 7 febbraio 2018 il gruppo ha attaccato le forze curde appoggiate dagli Stati Uniti in Siria nel tentativo di conquistare un giacimento petrolifero, subendo dozzine di vittime a causa del contrattacco aereo da parte degli Stati Uniti.

Il Washington Post ha riferito che Prigožin era in stretto contatto con funzionari militari russi e siriani prima dell’azione del 7 febbraio. Il Gruppo Wagner è guidato da Dmitrji Utkin, neonazista a capo della sicurezza di Prigožin e presente nella lista dei dirigenti della Concord Management. Dal 2011 la madre di Prigožin, Violetta Prigožina, è proprietaria della compagnia. Concord e Prigožin hanno negato qualsiasi collegamento con il Gruppo Wagner, tuttavia nel novembre 2016 la società ha confermato ai media russi che lo stesso Dmitrji Utkin a capo del gruppo Wagner era ora responsabile delle attività riconducibili a Prigožin. È stato anche riferito che il gruppo combatte nell’Ucraina orientale con forze filo-russe.

Il 30 luglio 2018 tre giornalisti russi che lavoravano per un’organizzazione di stampa spesso critica nei confronti del governo russo sono stati assassinati nella Repubblica Centrafricana, dove stavano tentando di indagare sulle attività del Gruppo Wagner in quel paese. Il governo russo aveva avviato una collaborazione con il presidente della Repubblica Centrafricana nell’ottobre 2017. Nella sua risposta alle uccisioni, il ministero degli esteri russo ha sottolineato che i giornalisti morti avevano viaggiato senza accreditamento ufficiale. (Da Wikipedia)

Il Consiglio europeo, già dal 2021, ha adottato una serie di misure restrittive nei confronti del Wagner Group per aver reclutato, addestrato e inviato operatori militari privati in zone di conflitto in tutto il mondo con azioni militari violente, e per aver saccheggiato le risorse naturali e intimidito i civili in violazione del diritto internazionale.

Le persone e le organizzazioni inserite nell’elenco sono coinvolte in gravi violazioni dei diritti umani, tra cui torture ed esecuzioni e uccisioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, o in attività destabilizzanti in alcuni dei paesi in cui operano, tra cui Libia, Siria, Ucraina (Donbass) e Repubblica centrafricana. Per questi motivi il gruppo rappresenta una minaccia anche per l’Unione europea.

Non ultima la notizia che le sanzioni europee hanno colpito anche la famiglia dell’oligarca russo Evgenij Prigozhin, con il divieto di ingresso nei paesi dell’Unione europea.


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