Rivelazione del Guardian: carcere di lusso per gli assassini di Khamal Khashoggi

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Almeno tre assassini del giornalista saudita Khamal Khashoggi, condannati nel regno per il brutale omicidio commesso nel consolato a Istanbul, vivono e lavorano “in una residenza a sette stelle” in un complesso gestito dal governo a Riyad. Lo ha riferito una fonte legata a esponenti di alto rango dell’intelligence saudita, secondo quanto riferito in esclusiva dal Guardian. Gli assassini non sono cioè in carcere, ma in ville ed edifici dell’agenzia di sicurezza dello Stato, dove i familiari fanno loro visita frequentemente e dove hanno a disposizione palestre e uffici. Tutti sono stati condannati davanti a un tribunale saudita, in un processo ampiamente considerato una farsa; alcuni hanno ricevuto condanne a morte poi commutate in ergastolo. Salah al-Tubaigy, secondo la fonte, è uno dei tre killer che vivono tra gli agi sotto la protezione dell’agenzia di sicurezza saudita: si tratta dello scienziato forense accusato di aver smembrato il corpo del giornalista. La fonte ha poi detto che nelle ville è stato visto anche, Mustafa al-Madani controfigura inviata per inscenare l’uscita di Khashoggi dal consolato, e Mansour Abahussein, accusato di essere a capo dell’operazione.


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