Taranto, licenziato per aver condiviso un post

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Non si è mai iscritto a un sindacato, è entrato al siderurgico di Taranto che era un ragazzo, oggi è uomo.

Riccardo Cristello, 45 anni, 20 dei quali passati all’ex Ilva, oggi Arcelor Mittal, è stato licenziato.

Su di lui si è abbattuta la scure del politically correct, di ciò che si dice e non. In sostanza Riccardo ha condiviso sulla sua pagina Facebook un post in cui si facevano parallelismi tra la fiction andata in onda su Canale5, con la regia di Ricky Tognazzi, dal titolo “Svegliati Amore Mio”, in cui si parla dei danni alla salute causati dal “vento rosso” di un’acciaieria.

Il pensiero di molti è andato a Taranto, città su cui pesa una storia terribile approdata nelle aule dei tribunali per il disastro ambientale più grande della storia d’Italia. Ambiente svenduto, il nome dell’inchiesta sulle carte, 47 imputati eccellenti tra quadri dirigenti (all’epoca proprietà Riva) e dipendenti fedeli, esponenti del mondo politico di alto livello, i nomi del governo-ombra dell’azienda, e un guazzabuglio incredibile atto a creare un forte reticolato di appoggi e compromissioni al sapore di impunità.

Inquinamento, morti di cancro, tanti bambini che non sono mai diventati adulti, la rivolta delle mamme, il reparto dell’ospedale dedicato a Nadia Toffa. Il dolore, la vergogna ma anche la necessità di riscatto di una città che ha pagato la vita con la vita, il dover scegliere tra il lavoro e la sopravvivenza.

Riccardo Cristello è stato raggiunto prima da un avviso, una sorta di ammonimento per l’accaduto, così come anche un collega.

In queste ore la seconda comunicazione, a firma di Lucia Morselli, Amministratore Delegato della ArcelorMittal di Taranto, contenente il licenziamento di Cristello direttamente collegato alla condivisione del post (che riportiamo in foto) e quindi ritenuto a giusta causa.

Immediata anche la reazione del regista Tognazzi che già nei giorni scorsi sui suoi canali social aveva postato articoli redatti dalla stampa locale in merito alla vicenda ed ha poi manifestato il suo sostegno, sottolineando la “pericolosità” di certe condivisioni.

Fin qui i fatti. Nudi e crudi.

Una vita in bilico e la libertà d’espressione sotto scacco. Negata. L’odore acre del ricatto morale.

Fabiana Pacella, portavoce Articolo21 Puglia


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