Basta con i bavagli di Putin. Libertà per Alexey Navalny e Pavel Zelenski

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No ai bavagli di Putin. “È casa mia, non ho paura” ha dichiarato Alexey Navalny, prima di essere arrestato domenica sera all’aeroporto di Mosca, dove era rientrato dopo l’avvelenamento dello scorso agosto e le cure in Germania. Il tempo di abbracciare la moglie e, sotto gli occhi delle telecamere e dei giornalisti presenti, è stato arrestato. Il principale oppositore di Vladimir Putin sarà trattenuto in carcere fino alla decisione del tribunale, che deve deve decidere se fargli scontare per intero la condanna a tre anni e mezzo per truffa. Inoltre mentre era all’estero a farsi curare è stata lanciata nei suoi confronti anche l’accusa di appropriazione indebita per avere usato per spese personali quasi quattro milioni di euro di contributi di donatori alla sua fondazione anti corruzione. Un reato per il quale rischia dieci anni.
Contro l’arresto del politico e blogger russo si sono levate voci da tutta Europa che chiedono la sua immediata liberazione. In questo senso è intervenuto anche il futuro presidente USA, Joe Biden.
Ma non è solo l’arresto di Navalny a preoccupare in queste ore chi difende i diritti umani. Venerdì un tribunale ha ordinato l’arresto di Pavel Zelenski, fotoreporter e videografo, che con Navalny ha lavorato, registrando le sue inchieste e i suoi programmi, viaggiando con lui come parte della sua squadra prima dell’avvelenamento.
Due giorni prima del ritorno di Navalny, Zelenski è stato arrestato mentre si trovava a casa di sua madre, mentre a casa sua altri agenti sequestravano il suo computer e il cellulare di sua moglie Natalia. Dopo la morte di Irina Slavina, la giornalista russa che si è immolata dandosi fuoco per protestare contro le restrizioni alla libertà di Stampa, Pavel aveva a più riprese twittato e pubblicato pensieri di solidarietà con Irina e contro il governo. Ora rischia 5 anni di carcere. Contro il suo arresto ha subito lanciato un appello  il sindacato russo dei giornalisti e dei lavoratori dei media.
Basta con i bavagli di Putin. Libertà per Alexey Navalny, liberate Pavel Zelenski.


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