Famiglie africane, sessualità, relazioni: mix di leggi e tradizioni

0 0

 

Nelle occasioni in cui mi è capitato di entrare in contatto con le società dell’Africa Occidentale, la conversazione è spesso finita sulla “famiglia”: che fosse per domande di cortesia e di rito piuttosto che durante incontri di lavoro, per ricerca o chiacchierando davanti a una birra.

Uno degli aspetti che più mi ha colpito in relazione alla famiglia in Africa attiene ai rapporti tra il diritto della tradizione africana e quello dello Stato. Quest’ultimo è erede del diritto di importazione europea. Gli elementi di incontro/scontro sono molti, così come molte sono le problematiche etiche e morali che sottendono. Poligamia, dote, riconoscimento dei “matrimoni tradizionali”età del consenso per i rapporti sessuali e per il matrimonio, sono tutte questioni che restano ancora aperte nei vari ordinamenti e all’interno delle società.

La poligamia è una realtà diffusa in Africa, specie nella forma della poliginia (matrimonio di un uomo con due o più donne; la poliandria consiste invece nel matrimonio tra una donna e più uomini).

In Benin, ad esempio, il Codice delle Persone e della Famiglia riconosce il solo matrimonio monogamo. Tuttavia, parlando con persone di diverse provenienze ed estrazioni sociali, mi sono reso subito conto di come tale Legge sia in realtà lettera morta. Molte persone hanno più mogli, che siano ricchi medici, imprenditori, contadini o guaritori tradizionali. Alcuni hanno due o tre mogli, qualcuno (un guaritore) addirittura dieci, sparse tra Benin e Nigeria. Altri hanno una moglie “ufficiale”, ovvero si sono sposati secondo il diritto dello Stato, pur conservando le altre mogli non riconosciute… Continua su vociglobali


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21