Quando il «Mondo delle religioni» si racconta… 

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Ideato dalla viceministra degli Esteri e della cooperazione internazionale Emanuela Claudia Del Re, patrocinato dalla Regione Lazio e presentato dall’Associazione italiana di sociologia (Ais), l’appuntamento «Mondoreligioni»aprirà i battenti domani 5 aprile alle 9,30, presso la Sala conferenze dell’Istituto San Gallicano nell’omonima via al civico 25, alla presenza della vice ministra, del vice presidente del Parlamento Europeo Fabio Massimo Castaldo e della presidente dall’Ais, Enrica Amaturo con una mattinata interamente dedicata ai giovani e dove, grazie alla presentazione di libri e fumetti, molti studenti delle scuole romane potranno entrare nel mondo delle religioni per affrontare la questione del velo islamico con Takoua Ben Mohammed, e parlare di pluralismo religioso con Lia Tagliacozzo, un incontro che vedrà la partecipazione attiva dei Giovani musulmani d’Italia e del direttore della rivista Confronti (magazine che figura tra gli sponsor ufficiali), Claudio Paravati. La kermesse culturale e interreligiosa è sostenuta anche dall’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (Ucebi).

«La capacità di proporre continuità in un mondo che pone spesso delle forti sfide è importante – afferma la vice ministra Emanuela C. Del Re a Riforma.it–. Parlare di religioni, di minoranze e di conflitti è una delle sfide più cogenti. La società di oggi, nelle sue varie sfaccettature sta sfatando molti miti e molti “adagi” che andrebbero rivisti e riattualizzati, come l’idea che siano solo le maggioranze a dettare i percorsi naturali delle cose nelle società. Non è necessariamente così: alcune minoranze qualificate e capaci sono in grado di intervenire sull’assetto sociale in modo incisivo e costruttivo, anche in Europa. Quando parlo di minoranze mi riferisco anche al mondo delle religioni, come quella cristiana cattolica, ebraica, ortodossa e protestante: chiese metodiste, battiste italiane, la valdese, per fare solo alcuni esempi. Anche l’Islam è una religione di minoranza in Europa. Tutte queste grandi espressioni di fede presenti in Italia meritano il riconoscimento dei loro diritti e tanto rispetto. In quest’ambito ci sono ancora lacune legislative che andrebbero colmate, eventualmente con una legge quadro. La sfida della modernità ci chiede di guardare avanti. Da domani Mondoreligioni fornirà a tutti una preziosa opportunità, quella di poter incontrare e conoscere le grandi religioni spirituali orientali, le chiese cristiane, l’ebraismo, le comunità islamiche, e di poter affrontare il tema delle nuove spiritualità, delle migrazioni, parlare di conflitti, di pace, di Europa e del nostro Mediterraneo».

Tra i temi in discussione da domani anche una riflessione sul dialogo interreligioso nella cultura e nell’arte, e da Roma come città plurale si arriverà a parlare di crisi mondiale per trovare una via per la pace. «È importante che proprio a Roma prosegua Mondoreligioni – afferma il direttore del Centro studi Confronti, Claudio Paravati –: un appuntamento di conoscenza reciproca, di presentazione scientifica, d’incontro; un luogo aperto con la città, necessario per superare pregiudizi e vivere differenti esperienze religiose come ricchezza e come positiva pluralità del nostro paese. Confronti, ha sostenuto da sempre l’iniziativa e continua a farlo con convinzione».

Tra le presenze protestanti segnaliamo quella del professor Paolo Naso coordinatore del Programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia Mediterranean Hope (Mh) e di Davide Romano della Chiesa cristiana Avventista del 7° Giorno; infine l’intervento musicale a cura dell’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia e della Consulta delle Chiese evangeliche di Roma domenica 7 aprile alle 12.

Al termine della kermesse, sempre domenica, è prevista la presentazione di «La festa negata. La voce e il futuro degli yazidi»(documentario curato dalla vice ministra Del Re nel 2015) e la cerimonia di consegna del «Mondoreligioni Award 2019». Quest’anno il riconoscimento andrà all’esponente yazida Pir Xidir Suleiman e a Khola Maryam Hubsch, rappresentante della comunità ahmaddiya.

Per informazioni e programma consultare il sito internet della rivista Confronti www.confronti.net


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