L’Abruzzo e gli amici di Peppino

0 0

di Guglielmo Ferri

logo associazione Gli Amici di PeppinoL’associazione “Gli Amici di Peppino” è nata a Moscufo, un piccolo centro di poco più di tremila abitanti situato nell’area collinare di Pescara, nella primavera del 2012.
Il Peppino a cui si fa riferimento nel nome è Peppino Impastato, indimenticabile ed indimenticato simbolo della lotta alla mafia, un simbolo che grazie all’incessante lavoro di memoria portato avanti negli ultimi quarantuno anni dalla sua famiglia e dai  suoi compagni è diventato sempre più un esempio di lotta concreta per tantissime generazioni.
L’associazione è nata per volontà di un gruppo di amici, da sempre appassionati alla vicenda umana, sociale e politica di Peppino Impastato; la molla che ha fatto scattare l’idea della costituzione dell’associazione è stata aver avuto la fortuna di conoscere il fratello di Peppino, Giovanni Impastato, grazie ad un progetto scolastico realizzato dall’amministrazione comunale di Moscufo, proprio nei primi mesi del 2012 e che coinvolgeva “Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato” di Cinisi, baluardo sempre più vivo e combattivo nella terra tanto amata da Peppino.
L’intento principale dell’associazione è stato, fin dall’inizio, quello di provare a far nostro, con le dovutissime proporzioni, uno degli insegnamenti di Peppino, ovvero quello di promuovere e divulgare i principi di lotta e di solidarietà attiva attraverso l’uso degli strumenti culturali, come lui magnificamente faceva con il “Circolo Musica e Cultura” e poi con “Radio Aut”; pertanto le iniziative progettate ed organizzate dall’associazione vanno dai laboratori di teatro sociale ai laboratori artistici, per bambini ed adolescenti, ai cineforum, dai reading di poesia alle presentazioni editoriali ed ai dibattiti pubblici. I temi trattati sono quelli dell’antimafia sociale, dei migranti, della violenza di genere, del disagio sociale ed altri ancora.
E, sempre nel solco tracciato da Peppino, l’associazione si occupa di temi legati alla salvaguardia dell’ambiente, ad esempio con l’adesione al coordinamento del movimento No Ombrina, in Abruzzo, ed anche a quello per il “si” al referendum contro le trivellazioni petrolifere in mare, che si è tenuto nella primavera del 2016; inoltre, seguendo sempre il pensiero di Peppino, l’associazione si occupa dei temi dell’antifascismo e della promozione dei principi sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana.
Siamo ben consapevoli del fatto che una piccola struttura come la nostra non è che una goccia nell’oceano delle realtà del volontariato sociale e culturale, pertanto l’associazione cerca sempre di fare la sua parte nella costruzione di reti con altre realtà simili alla nostra; proprio per questo motivo “Gli Amici di Peppino” fanno parte della federazione regionale Abruzzo e Molise del C.N.C.A. (Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza), cercando di dare il proprio contributo per quanto riguarda i temi della giustizia sociale.
La realtà territoriale nella quale è inserita l’associazione non è più assimilabile ad una sorta di isola felice, come spesso certa politica ha tentato di far credere, a volte per superficialità, in altre occasioni per una contiguità con ambienti poco (quanto per nulla) trasparenti. È un dato di fatto ormai inconfutabile che l’Abruzzo, come d’altronde tutto il territorio nazionale, non sia affatto impermeabile alle infiltrazioni della criminalità organizzata, specie per quanto riguarda un certo tessuto economico, come ci viene confermato da molte inchieste giudiziarie.
Per questo motivo siamo convinti che agli strumenti di lotta culturale vada affiancato un serio lavoro di controinformazione, che troppo spesso è lasciato a singoli compagni sparsi nel territorio e che peraltro fanno un lavoro straordinariamente encomiabile (vale la pena citarne due su tutti in Abruzzo, ovvero Angelo Venti, direttore del giornale online Site.it e Alessio Di Florio, attivista dell’associazione antimafie Rita Atria e PeaceLink Abruzzo, molto attivi in tutta la regione ed in particolare nei loro territori, rispettivamente la Marsica ed il Vastese).
Uno slogan coniato dai compagni di Peppino Impastato l’indomani del suo assassinio recita così: “CON LE IDEE E IL CORAGGIO DI PEPPINO CONTINUIAMO”, questo deve essere il motto per la battaglia contro tutte le mafie ed anche contro un’antimafia di comodo e di facciata che sempre più spesso mostra i suoi limiti e le sue contiguità.

Da mafie 


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21