Mi confondono le non scelte del nostro governo

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Sono confuso, e non credo di essere il solo ad essere affaticato nella comprensione di una realtà che ci sfugge più del solito. Mi confondono, e mi mettono un po’ di ansia, le non scelte del nostro governo perché non riusciamo a capire dove stiamo andando. La TAV si deve fare, per rendere più veloce, sicuro e meno inquinante il trasporto su rotaia, o è solo un grande buco inutile e costoso? Un pezzo del governo dice bianco e l’altro dice nero, ma mi confonde, e un po’ –lo confesso- mi fa ridere, il ministro Toninelli, che manda in Francia il famigerato dossier costi/benefici senza averlo fatto leggere a Di Maio, che se frega, e a Salvini, che invece si infastidisce. Mi confonde anche il premier Conte che, serafico, in piena recessione conclamata afferma che sarà “un anno bellissimo”.

Come se non bastasse, ad aumentare la confusione ci si è messo il lontano Venezuela, che però è pieno di italiani. Il presidente in carica è legittimo o è un dittatore? il presidente dell’Assemblea del Popolo è un golpista o ha seguito la Costituzione? e chi lo sa? ma soprattutto non lo sa il confuso governo italiano, lacerato tra l’Europa e le pressioni statunitensi, russe e cinesi, mentre il popolo venezuelano è affamato, senza medicine e schiacciato da una inflazione devastante.

La confusione aumenta se guardiamo dentro casa nostra. Il reddito di cittadinanza è stato “inventato” per aiutare chi non ce la fa a tirare avanti fino alla fine del mese, ma dopo mesi di annunci siamo ancora un po’ confusi perché non si riesce a capire se i soldi arriveranno a chi ne ha davvero bisogno o ai soliti furbetti che stanno divorziando per avere un vantaggio in graduatoria o se andrà ad ingrassare il lavoro nero.

La stessa quota 100, che favorirà solo un frammento di pensionandi, è ben lungi dall’aver abolito, come era stato promesso, la legge Fornero. Ma agli italiani la confusione non dispiace e così confermano livelli di consenso senza eguali al più confuso governo della storia repubblicana.

A me confonde anche il convegno dell’Anpi di Parma, su “Fascismo e foibe”, dove si sostiene che la Foiba di Basovizza sia “un falso storico”, aggiungendo confusione e dolore sulla martoriata storia di Trieste e del suo confine, così insanguinato, complesso e ancora così poco conosciuto. 

Normalmente confuso è il Partito democratico, che sta cercando un nuovo segretario fra tre brave persone, che fanno fatica a distinguersi e a scaldare il cuore di un popolo disperso e deriso e che non riesce a rialzare la testa, mentre Mario Tronti, storico del movimento operaio che vive in periferia a Roma, dice che c’è “una sinistra di benestanti e una destra di nullatenenti”. Mi confonde e continua a meravigliarmi Matteo Renzi, che, numeri alla mano, dimostra che ha ragione lui, anche se tutti i sondaggi lo mettono in fondo al gradimento dei vari leader politici. Per certi aspetti mi confonde e mi spaventa Matteo Salvini, sintetico, determinato e brutale, che chiude i porti per dissuadere i disperati dal venire da noi. E sono talmente confuso che non capisco se le ong salvano chi sta per annegare o se sono, con la loro azione umanitaria, oggettivamente complici dei trafficanti di esseri umani. Però, in momento di lucidità, ho capito che Salvini, quando chiude le realtà che favoriscono l’integrazione, non risolve nulla, ma è molto bravo a far credere il contrario. Assai confusi mi sembrano i 5 Stelle, da sempre giustizialisti sulle autorizzazioni a procedere per i vari ministri, diventati a loro modo andreottiani nel soppesare la richiesta di processare il loro alleato Salvini.

Mi confonde, con una punta di felicità, infine, papa Francesco, che è andato a dir messa, per la prima volta nella storia, di fronte a una folla oceanica, in un emirato arabo e soprattutto per aver sostenuto –a modo suo- che anche nella religione valgono i principi di libertéfraternité ed addirittura égalité. Non è poco, ma fino a quando potremo permetterci il lusso di essere confusi e felici…?


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