Un anno di #scortamediatica per Giulio Regeni che continua chiedendo anche libertà per Amal Fathy

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Un anno fa partiva la scorta mediatica per supportare la campagna che chiedeva verità e giustizia per Giulio Regeni e, come ricordato dal portavoce di Amnesty, Riccardo Noury, quel giorno in Fnsi a Roma, “per sapere i nomi nomi dei responsabili del suo sequestro, delle torture e della sua uccisione e di chi ha depistato, protetto, nascosto la ricerca della verità”.

Oviettivo della scorta mediatica anche informare sulle violazioni dei diritti umani in Egitto, sempre più estese e sempre più dirette contro le organizzazioni non governative e i giornalisti e proteggere chi, in Italia e in Egitto, difende la famiglia Regeni.

Ogni 14 del mese insieme a Amnesty International Italia, Federazione Nazionale Stampa Italiana e UsigRai rinnoviamo l’impegno assunto il 13 ottobre del 2017 in conferenza stampa con Alessandra Ballerini, avvocato della famiglia Regeni, Beppe Giulietti, presidente della Fnsi e Noury.

L’ iniziativa ha raccolto da subito numerose adesioni.

In questo anno la “scorta mediatica” è cresciuta e ora, oltre a portare avanti la richiesta di verità per Giulio Regeni, continua a chiedere la libertà di Amal Fathy, in carcere da cinque mesi per aver postato commento e video contro le noleatoe sessuali nel suo paese ma soprattutto perché è la moglie di Mohamed Lotfy,  direttore della Commissione egiziana per i diritti e le libertà (ECRF), una organizzazione per i diritti umani che assiste la famiglia Regeni attraverso consulenze in Egitto.  Proprio oggi al Cairo è prevista un’udienza del processo che la vede imputata di terrorismo.
Tra i primi aderenti alla scorta mediatica Carlo Bonini e Pietro Barabino, la Repubblica; Livia Baratta, L’Inkiesta, Daniele Biella, Vita; Andrea Billau, Radio Radicale; Giulia Bosetti, Rai; Laura Cappon, freelance; Valerio Cataldi, Rai; Annalisa Cangemi, Fanpage; Simone Ceriotti, Il Fatto Quotidiano; Ivan Compasso, freelance; Nicola Corda, AGL; Stefano Corradino, Articolo 21; Chiara Cruciati, il manifesto; Pierfrancesco Curzi, Il Fatto Quotidiano; Tommaso Di Francesco, il manifesto; Vittorio Di Trapani, segretario nazionale UsigRai; Fabio Fazio, Rai; Giulia Filpi, freelance; Giuliano Foschini, la Repubblica; Tommaso Fulfaro, Articolo 21; Maria Gianniti, Rai; Michele Giorgio, il manifesto; Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione nazionale della stampa italiana; Riccardo Iacona, Rai; Dario Lo Scalzo, Pressenza; Paolo Matteo Maggioni, Rai; Andrea Palladino, Famiglia Cristiana, Giuseppe Manzo, Nel Paese; Brahim Maarad, L’Espresso; Matteo Macor, la Repubblica; Elisa Marincola, Articolo 21; Gianluca Martelliano, freelance; Eleonora Martini, il manifesto; Fabiana Martini, Articolo 21; Monica Mastroianni, freelance; Azzurra Meringolo, Rai; Antonella Napoli, Articolo 21 e Huffington; Roberto Natale, Rai; Eduardo Orlando, Canale 5; Francesca Paci, La Stampa; Nicola Pedrazzi, Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa; Paolo Piras, Rai; Anna Polo, Pressenza; Cecilia Porro, Rai ; Nancy Porsia, freelance; Antonella Rampino, freelance; Monica Ricci Sargentini, Corriere della Sera; Amedeo Ricucci, Rai; Nello Scavo, Avvenire; Ilaria Sesana, freelance; Ilaria Sotis, Rai; Valentina Tatti Tonni, Blasting News; Lara Tomasetta, The Post Internazionale; Claudio Valeri, Rai; Massimo Veneziani, Rai; Giorgio Zanchini, Rai

La “scorta mediatica per Giulio Regeni è sostenuta da Premio Roberto Morrione, festival Conversazioni sul futuro (Lecce), Festival dei diritti umani e dal collettivo @GiulioSiamoNoi.

Per ulteriori adesioni è possibile inviare una mail a redazione@articolo21.info indicando nome e cognome ed eventuale testata


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