Conte vola a Mosca da Putin col cappello in mano

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Lo spread sale a 322, l’economia europea va in crisi, Tria preoccupato. Ma Salvini: “tanto gli italiani ci votano”

Di Pino Salerno

Davvero curioso quanto sta accadendo nel governo italiano. Mentre l’economia italiana ed europea vacilla a causa dell’effetto domino suscitati dalla bocciatura da parte della Commissione Ue della folle manovra di Bilancio scritta dal ministro Tria su dettatura dei leader di M5S e Lega, il nostro presidente del Consiglio se ne va a Mosca dove incontra Vladimir Putin e nega di aver chiesto l’acquisto di BTP italiani, ricevendo una replica dal leader russo secondo la quale non vi sarebbe nessuno scandalo invece se i magnati russi fossero interessati ai nostri titoli sovrani. Una pantomima oltre il limite della farsa, che entrambi avrebbero potuto risparmiarci. In sostanza, il nostro premier è volato a Mosca col cappello in mano con una nutrita schiera di industrali nella speranza che Putin potesse accettare un investimento sui titoli italiani in cambio dell’impegno del nostro governo di mettere le in discussione le sanzioni contro la Russia decise e deliberate nelle sedi internazionali, dopo l’occupazione della Crimea. Ma andiamo con ordine, e osserviamo il quadro politico-economico creato dalla manovra di Bilancio. Con il rialzo di ieri, le perdite cumulate da quando la commissione europea ha bocciato la manovra superano il 2,5 per cento. Francoforte ha chiuso a meno 0,73 per cento, Parigi meno 0,29 per cento, Londra invece con un più 0,11 per cento. A metà seduta oltre Atlantico il Dow Jones si attesta al meno 0,25%, lo S&P 500 meno 0,65%, il Nasdaq al meno 1,11%. Intanto si sono ricreate pressioni sui titoli di Stato. I rendimenti dei Btp sulla scadenza decennale sono saliti al 3,61 per cento e il differenziale rispetto ai tassi dei Bund equivalenti si è riallargato a 322 punti base.

Lo spread sale a 322. Tria: “non può durare a lungo, sarebbe insostenibile”. Salvini: “tanto noi vinciamo le elezioni”

E che la situazione non sia affatto tranquilla lo certifica lo stesso ministro dell’Economia Tria nella sua apparizione a Porta a porta. Lo spread a 320 è una febbre a 40, insostenibile a lungo, o a 37 che si può gestire? Giovanni Tria risponde: “Non è 40 ma neppure 37. E’ un livello che non possiamo considerare di mantenere troppo a lungo”. Sottolinea che “non ci sono motivi fondamentali” che giustifichino questi livelli: “I fondamentali dell’Italia sono solidi”. Il problema “è l’incertezza politica su dove il governo vuole andare a finire”. Come sull’euro che, ribadisce, nessuno mette in discussione. Quasi sulla stessa lunghezza d’onda Matteo Salvini, ma con un finale diverso. Una “giusta preoccupazione”, secondo Salvini lo spread a 322, ma elezioni e sondaggi dicono che l’opinione pubblica premia la politica della Lega. A chi gli ha chiesto se le piccole imprese del nord non siano preoccupate dell’impennata dello spread, Salvini ha replicato: “Preoccupazione giusta da parte di tutti. Però…” le elezioni in Trentino Alto Adige hanno premiato la Lega e “altre elezioni ci saranno a breve”. E poi: “Un sondaggio diceva che se si votasse oggi in Veneto la Lega prenderebbe il 48%. Non penso che gli italiani siano stupidi, sono molto più intelligenti di quanto qualcuno li faccia”. Insomma, l’economia va male ma il nostro consenso è alto: questa è la logica di Salvini, che rasenta l’irresponsabilità, o qualche strategia pericolosa.

Conte a Putin: “Eccellente stato dei rapporti bilaterali. Non sono qui per chiedere che compri titoli italiani” (excusatio non petita)

E passiamo alla conferenza stampa congiunta di Giuseppe Conte e Vladimir Putin. “Sono contento e ringrazio per questa calorosa accoglienza, l’incontro ci ha permesso di ripassare e rinforzare la coooperazione in campo sociale, economico, culturale. E’ stato un incontro molto positivo, abbiamo potuto confermare la tradizione dei nostri rapporti e dare una prospettiva di un incisivo incremento”, ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha ricordato il “permanere delle condizioni che hanno condotto alle sanzioni europee”, ma nonostante questo “è giusto sostenere le relazioni economiche tra Italia e Russia e sostenere l’azione delle imprese italiane presenti” nella Federazione. C’è infatti un “eccellente stato dei rapporti bilaterali”, la Russia “è il quinto mercato extraeuropeeo per il nostro export, qui operano 500 imprese italiane, le grandi aziende italiane stanno mostrando crescente interesse verso il mercato russo”, ha concluso Conte. Inoltre, continua Conte,”non sono venuto qui in Russia per chiedere a Putin che compri titoli italiani. Ma il presidente del consiglio ha però voluto enfatizzare anche l’impegno della Russia nei principali teatri di crisi. In Siria è necessaria una “soluzione politica, pacifica, inclusiva e sostenibile, con il coinvolgimento dei principali attori internazionali, tra cui la  Russia ha un ruolo di grande rilevanza” ha detto sottolineando il “ruolo della Russia nell’accordo di Idlib. Impegno di Mosca che apprezziamo e che ha scongiurato una catastrofe umanitaria e un’escalation militare”.

Putin a Conte: “condividiamo lo stesso approccio sulle crisi internazionali”

Poi ha preso la parola Putin che ha spiegato: “Abbiamo avuto trattative che abbracciano tutto il complesso dell’integrazione russo-italiana” ha detto il presidente russo. “L’Italia è un partner economico importante per la Russia: ci siamo concentrati sui temi della cooperazione commerciale e sugli investimenti: nel 2017  -ha detto Putin – l’interscambio tra i due Paesi si è attestato a 24 miliardi di dollari, con un incremento ulteriore tra gennaio e agosto del 15%. Gli investimenti italiani sono cresciuti a 4,7 miliardi di dollari”. Putin che si è soffermato in particolare sul tema della collaborazione in campo culturale ma anche sullo snodo energetico. E’ russo – ha sottolineato Putin – il “35% del fabbisogno italiano del gas. Mentre le aziende italiane sono presenti in Russia, come Enel che partecipa all’ammodernamento della rete elettrica russa”. Che poi ha voluto sottolineare come la Russia sostenga gli sforzi dell’Italia per la soluzione della crisi in Libia: “condividiamo lo stesso approccio” ha detto Putin che ha assicurato la presenza della Russia alla Conferenza internazionale di Palermo.  Non c’è dubbio: lo strabismo di questo governo è ormai accertato, dal momento che con l’occhio sinistro guarda agli Stati Uniti di Trump e con quello destro a Putin. E ad entrambi si è presentato col cappello in mano e in condizione di totale sudditanza.

Da jobsnews


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