Editoria, Fnsi a sottosegretario Crimi: “Pronti a ragionare sui problemi, no a slogan”

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«Più che una battaglia, la revisione del finanziamento pubblico ai giornali è soltanto uno slogan. Per la semplice ragione che gli unici finanziamenti oggi riconosciuti ai giornali riguardano periodici e quotidiani no profit o editi da cooperative a diffusione prevalentemente locale. Se l’idea del neosottosegretario con delega all’editoria, Vito Crimi, al quale vanno gli auguri di buon lavoro, è quella di accanirsi contro piccole realtà editoriali, che spesso rappresentano l’unica voce dei territori, siamo di fronte a un’inutile esibizione muscolare. L’unico risultato sarà quello di assestare un colpo mortale al pluralismo dell’informazione, all’occupazione e al diritto dei cittadini ad essere informati, quindi all’articolo 21 della Costituzione.  Se invece la volontà del neosottosegretario è quella di aprire una fase di confronto su tutte le criticità del settore, la FNSI è pronta da subito a ragionare di riforma dell’editoria, partendo dai temi del lavoro regolare e del contrasto al precariato nel settore dell’informazione, sui quali nessuna risposta soddisfacente è arrivata dal precedente governo». Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della FNSI.


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