Mafia, a Federica Angeli il premio in memoria di Daphne Caruana Galizia

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Combattere la mafia con la penna “mentre i clan avevano armi, pistole e benzina”. Questo è ciò che racconta Federica Angeli nel libro ‘A mano disarmata’ presentato oggi al teatro Argentina durante la manifestazione in ricordo della strage di Capaci organizzata dal Consiglio regionale del Lazio in collaborazione con il Progetto Abc e il Miur/ Ufficio Scolastico Regionale, nel XXVI° Anniversario della strage.
“La lotta contro il clan di Ostia che ho portato avanti per millesettecento giorni – ha raccontato la giornalista – è stata combattuta con la penna mentre I clan avevano pistole, armi e benzina. Il senso del libro è quello di far venire voglia alla gente di alzare la testa e di dire ‘no’. Solo se passa questo messaggio potremo dire che la mafia non ha vinto”.
Durante l’evento, alla presenza del Procuratore generale di Roma Giovanni Salvi e del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il codice penale di Giovanni Falcone, che fa la staffetta tra le scuole, è stato consegnato all’Istituto tecnico Carlo Urbani di Ostia.
“Credo – ha spiegato Zingaretti – che nella violenza della strage ci fosse un messaggio culturale di potenza della mafia che dice ‘siamo qui e siamo i più forti’. Dobbiamo essere coscienti che l’impegno contro la mafia deve coinvolgere tutti. Tutti possiamo fare qualcosa contro le mafie. Dobbiamo farlo perché la mafia è la negazione della libertà”.
E proprio mentre Federica raccontava il suo libro al teatro Argentina veniva annunciato che è lei la vincitrice della prima edizion del Premio indetto alla memoria di Daphne Caruana Galizia, la giornalista maltese uccisa in uattentato nell’ottobre 2017, promosso dall’associazione culturale Leali delle Notizie di Ronchi dei Legionari e che gode dell’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo.
Il nome di Angeli è stato scelto a maggioranza, tra una rosa di candidati, da un comitato scientifico nominato per l’occasione e composto da Cristiano Degano (presidente Odg Fvg), Paolo Borrometi (Agi e presidente Articolo 21), Beppe Giulietti (presidente Fnsi), Rossano Cattivello (direttore Ilfriuli), Enzo D’Antona (direttore Il Piccolo), Ester Castano (LaPresse) e sarà consegnato a Federica Angeli sabato 9 giugno, nel corso di una cerimonia che si terrà alle 20 nell’ambito della quarta edizione del Festival del Giornalismo, organizzato dall’associazione ronchese e che si svolgerà a Ronchi dei Legionari, in piazzetta Francesco Giuseppe I (alle spalle dell’auditorium comunale) dal 5 al 9 giugno,
presentata dalla giornalista Emanuela Bonchino (RaiNews 24). Alla premiazione seguirà il panel di dibattito e confronto ‘Scrivere la verità è morire di parole’ con gli interventi di Vittorio Macioce (Il Giornale), Paolo Borrometi (Agi e presidente Articolo 21), Rino Rocchelli ed Elisa Signori, genitori di Andrea Rocchelli (fotoreporter ucciso in Ucraina), Alessandra Ballerini (avvocato), moderati dal presidente dell’Ordine regionale dei Giornalisti, Cristiano Degano.


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