Trento, il segretario Lorusso al convegno Ucsi: «Dopo la crisi occorre ripartire da inclusione e lavoro regolare»

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Il rappresentante della Fnsi all’incontro di formazione “Il lavoro che vogliamo”, organizzato in collaborazione con Sindacato e Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige. «Non possiamo consentire che il governo delle tutele crescenti ignori la mancanza di tutele nel nostro settore», ha ribadito.
«In tutto il mondo è entrato in crisi un modello di informazione, in Italia non si è fatto nulla per salvare il lavoro regolare. Al governo chiediamo che a fronte di aiuti diretti e indiretti alle imprese editoriali si trovi il modo per sostenere l’occupazione e contrastare il precariato». A dirlo è stato il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, intervenuto a Trento in occasione dell’incontro di formazione “Il lavoro che vogliamo”, organizzato dall’Ucsi in collaborazione con il Sindacato e l’Ordine del Trentino Alto Adige.

«Finanza, globalizzazione e tecnologia – ha aggiunto Lorusso – hanno sconvolto la nostra società, con la perdita di posti di lavoro e la diminuzione dei livelli di retribuzione. Il lavoro è diventato una merce come tutte le altre. Le diseguaglianze sono la cifra della nostra epoca. Tutto ciò mette in discussione l’impianto del welfare. A tutto ciò dobbiamo porre un argine, ripartendo dal lavoro regolare, dalle politiche di inclusione. Puntare sul lavoro significa occuparsi anche di pensioni: è il lavoro che sostiene la previdenza, non il contrario».

Per quanto riguarda nello specifico il lavoro giornalistico, il segretario generale della Fnsi ha poi rilevato che negli ultimi 5 anni si sono persi oltre 3mila posti di lavoro. «La verità – ha precisato – è che il lavoro non manca, ma ciò che prima era lavoro dipendente, ora è lavoro precario. Non possiamo consentire che il governo delle tutele crescenti ignori la mancanza di tutele nel nostro settore.  Quello che chiediamo è pari dignità tra le categorie, perché il rispetto dei diritti del lavoro corrisponde al rispetto della dignità della persona».

In relazione all’impegno del sindacato è invece intervenuto il segretario regionale Stefan Wallisch, che ha evidenziato il ruolo fondamentale svolto dagli enti intermedi a salvaguardia dei lavoratori. «L’importanza del sindacato – ha detto – è stata ribadita nei giorni scorsi da papa Francesco. Una posizione, la sua, di grande importanza, perché se è vero che è cambiato il mondo, non per questo è venuta meno l’esigenza di rappresentanza dei lavoratori».


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