Ryanair. Cancellazione voli per 400mila passeggeri

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Filt Cgil: scopre ora il diritto alle ferie? Fratoianni: governo ed Enac si attivino subito

Un vero e proprio disastro per Ryanair, soprattutto ora che la compagnia irlandese è in corsa per Alitalia. La settimana comincia nel peggiore dei modi. La cancellazione dei voli annunciata un po’ alla volta, passeggeri infuriati, richieste di rimborso per milioni di euro e un rischio reputazionale enorme. Il titolo che scende del 5%, dopo gli errori nella pianificazione delle ferie dei piloti che hanno costretto l’azienda a cancellare molti voli.

Cancellazioni per circa 400mila passeggeri

“Le cancellazioni di voli decisa da Ryanair coinvolgerà circa 400 mila passeggeri”, ha detto il fondatore della compagnia Michael O’Leary, stimando che le richieste di rimborso arriveranno fino a 20 milioni di euro. Il manager ha spiegato che non c’è una carenza di piloti e ha annunciato che offrirà un incentivo ai piloti che rinunciano alle ferie e investirà 30 milioni in un bonus fedeltà per non lasciar scappare gli equipaggi. O’Leary ha spiegato che la low cost sta attualmente operando circa 2.500 voli al giorno. Il Ceo ha anche puntato il dito contro le compagnie aeree rivali di Gran Bretagna, Germania e Irlanda accusate di andare a caccia dei suoi piloti. Certo quello che sta accadendo non rappresenta una bella pubblicità per la compagnia che ha lanciato in Europa il modello più efficiente di low cost. Soprattutto non si capisce come sia potuto accadere che un’azienda di queste dimensioni, si sia fatta prendere in contropiede dall’accumulo delle ferie dei suoi equipaggi.

La Commissione europea: “i passeggeri hanno un’ampia serie di diritti”

Dopo l’annuncio della cancellazione di centinaia di voli per carenze di personale dovute alla legislazione irlandese, sulla questione interviene anche il portavoce della Commissione Ue per i Trasporti, Enrico Brivio: “Ci aspettiamo che Ryanair rispetti le regole europee sui diritti dei passeggeri”. Inoltre, ha aggiunto, “le decisioni operative sono prese dalle compagnie aeree e non dalla Commissione, ma, allo stesso tempo, quelle che operano nell’Ue devono rispettare le regole europee. Grazie all’Ue i passeggeri i cui voli sono cancellati hanno un’ampia serie di diritti”. Tra questi, in caso di voli annullati, ci sono “il rimborso, la riprogrammazione, il rimpatrio e in alcune circostanze una compensazione finanziaria”. Il consumatore, ricorda il portavoce della Commissione Ue, si deve rivolgere all’Ente nazionale per l’aviazione civile e chiederne il rispetto. “L’intensità di queste regole – ricorda – è così forte e ampia che le compagnie ci pensano due volte prima di non rispettarle”. Salvo il ricorrere di circostanze straordinarie, i passeggeri hanno diritto alla compensazione a meno che siano informati della cancellazione almeno due settimane prima dell’orario di partenza previsto.

Venerdì la compagnia aerea irlandese aveva annunciato di voler tagliare in media 40-50 voli al giorno nelle prossime sei settimane, circa 2.100 fino a tutto ottobre. Ieri i voli soppressi sono stati in tutto 82. La decisione ha lo scopo di migliorare la puntualità, punto debole dei suoi voli, dato che è scesa al di sotto dell’80% “per una combinazione – ha spiegato la compagnia – di ritardi e scioperi dei controllori di volo, del maltempo e dell’impatto crescente delle assegnazioni di ferie a piloti ed equipaggio di cabina”. I clienti, che hanno lamentato disservizi e scarsa assistenza, sono molto preoccupati per i biglietti già acquistati e stanno “assaltando” la pagina Facebook della compagnia irlandese nel tentativo di ricevere informazioni più dettagliate. Ciò ha indotto le associazioni dei consumatori a chiedere rimborsi e risarcimenti per i disservizi.

La posizione della Filt Cgil: “Ryanair scopre ora che i dipendenti hanno diritto alle ferie”

‘Ryanair ha scoperto che i dipendenti hanno diritto alle ferie’. Così il segretario nazionale della Filt Cgil Nino Cortorillo commenta la notizia della cancellazione di voli della compagnia irlandese per circa 400 mila passeggeri, sottolineando che ‘non è solo un tema di garanzia del servizio o di penali da pagare, giustamente agli utenti, ma riguarda invece le ferie, uno dei diritti che i regolamenti capestro di Ryanair, che ha trasformato i propri lavoratori in precari a vita’. Secondo il dirigente nazionale della Filt Cgil ‘siamo arrivati al punto che si è programmata un’attività di volo senza prevedere che prima o poi quei lavoratori avrebbero avuto diritto ad un riposo che non può essere annullato. Ora che il trasporto aereo ha ripreso a crescere e le compagnie ad assumere – sostiene infine Cortorillo – Ryanair si accorge inoltre che i propri piloti possono andarsene dove le condizioni sono più vantaggiose e dove magari le ferie non sono una variabile di cui ci si può dimenticare’.

Fratoianni, segretario nazionale Sinistra Italiana: “intervengano governo ed Enac” 

“Quello che sta avvenendo in queste ore nel traffico aereo con i disservizi della compagnia Ryanair ha dell’incredibile”, afferma Nicola Fratoianni segretario nazionale di Sinistra Italiana. “Ci aspettiamo che il governo e l’Enac si attivino subito – prosegue il leader di SI – a tutela dei passeggeri di questa compagnia, che peraltro ha incentivi pubblici nel nostro Paese. E già che ci siamo – conclude Fratoianni – si inizi a porre finalmente l’attenzione sulle condizioni di lavoro del personale della compagnia Ryanair”.

Da jobsnews


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