Mario Orfeo nuovo Dg Rai, Fnsi e Usigrai: «Ora discontinuità su riforma e piano editoriale»

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«In bocca al lupo e buon lavoro al nuovo Direttore generale», commenta il sindacato. Che chiede un incontro urgente «per l’immediata apertura del confronto sulla necessaria riforma del servizio pubblico, che deve mettere al primo posto qualità del prodotto e valorizzazione delle risorse interne».
Mario Orfeo, fino ad oggi direttore del Tg1, è il nuovo Direttore generale della Rai. Lo ha deciso il Cda di viale Mazzini dopo aver ottenuto il via libera dell’assemblea degli azionisti alla precedente indicazione arrivata sempre dal Consiglio di amministrazione.

A favore di Orfeo hanno votato 7 componenti del Cda, compresa la presidente Maggioni. Contrario il solo Carlo Freccero, che nella riunione del mattino convocata per indicare il nuovo Dg aveva proposto se stesso per l’incarico, in aperto dissenso con la scelta degli altri consiglieri.

«In bocca al lupo e buon lavoro al nuovo Direttore generale della Rai, Mario Orfeo. Positivo – è il commento di Fnsi e Usigrai – che, anche grazie alla nostra mobilitazione sindacale di questi giorni, la scelta sia arrivata in tempi rapidi, che si sia scelto un nome interno all’azienda e che si tratti di un giornalista, mettendo fine ad uno spettacolo indecoroso e pericoloso per il futuro stesso del servizio pubblico».

Il sindacato dei giornalisti ricorda poi al nuovo Dg che «siamo mobilitati contro lo stallo determinato dai vertici. Viste le sfide urgenti che lo attendono, gli chiediamo da subito atti concreti in discontinuità con la gestione degli ultimi due anni. Il traguardo irrinunciabile è quello dell’immediata apertura del confronto sulla necessaria riforma del servizio pubblico, che deve mettere al primo posto la qualità del prodotto e la piena valorizzazione delle risorse interne, e sul piano editoriale. In questo senso – concludono Fnsi e Usigrai – chiediamo un incontro urgente e immediato con il nuovo Dg».

Pochi minuti dopo la nomina, Orfeo è arrivato a viale Mazzini per riunirsi con il Cda. Tra le pratiche urgenti sul tavolo anche la nomina del suo successore alla guida del Tg1.


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