Giornalista malgascio perseguitato per le inchieste su una miniera di zaffiri

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Avimana Fernand, che tutti conoscono come Fernand Cello, è uno dei pochi giornalisti investigativi del Madagascar, al 52° posto nella classifica della libertà di stampa di Reporter senza frontiere.

Nel dicembre 2016 ha trasmesso a Radio Jupiter un servizio in cui accusava una compagnia di gestire, con l’acquiescenza di funzionari del governo, una miniera illegale di zaffiri nel sud-ovest dell’isola. La miniera è stata costretta a chiudere ma gli studi dell’emittente sono stati vandalizzati in un raid militare. Per evitare il peggio, Fernand Cello ha fatto perdere le sue tracce. Ma i problemi di angina di cui soffre lo hanno costretto, all’inizio di maggio, a ricoverarsi in un ospedale privato della capitale Antananarivo. E lì la fuga è finita.

La mobilitazione internazionale ha fatto sì che nel giro di un mese le pretestuose accuse nei suoi confronti (diffamazione, messa in pericolo della sicurezza dello stato e incitamento all’odio) venissero annullate. Resta quella del furto di un libretto d’assegni, che Fernand Cello ovviamente nega, come ha negato le altre.

In attesa di essere prosciolto anche dall’ultima accusa, Fernand Cello è di nuovo ricoverato a seguito di un attacco d’angina.


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