UE ha mangiato la foglia, ma intervenga  prima che la faglia mangi noi!

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Noi italiani, famelici con licenza d’uccidere dati i morti patiti per le tangenti,  oggi abbiamo bisogno di altri soldi: moltissimi.  Siccome siamo emersi UE, mica emergenti BRICS, ci spettano contributi in più ogni qualvolta emergono emergenze, così come prescrive l’Unione Europea alla voce  “costi per l’emergenza”. Sfiga (e orrore) costringono proprio l’Italia a sbattere sul tavolo non già una, ma ben due emergenze: terremotati e profughi, non necessariamente in quest’ordine ché entrambi sono disintegrati in egual modo, quando non annientati…

Da qui l’italico dear amici vi scrivo affinché l’UE deliberi: a)i contributi necessari b)approvi la bozza di bilancio 2017 proprio in virtù delle autentiche emergenze. Com’è che l’UE pare non recepire e nonostante altri flagelli che proseguono a sgretolarci si limita a rispondere che “valuterà”? L’ UE già è edotta sull’abilità nel carpire. E’ ferrata nell’intravedere il significato più recondito delle azioni d’ogni suo membro (ancorché del suo tutto insieme…), sa leggere tra le righe e perciò individuare affari criminali. Ovvero: è da mo’ che ha mangiato la foglia sul come noi dilapidiamo il denaro lapidando il popolo, perciò non si fida più.

Dunque? Dunque, posto che l’Unione nei confronti dei suoi membri non ha potere legislativo né può introdurre alcun atto vincolante, ebbene adempia a ciò che invece può e deve: monitorare e mediare affinché i contributi per le emergenze siano impiegati esclusivamente allo scopo.

Che questa Europa fondata sui diritti umani inizi dunque a lavorare un po’ più sul banco centrale invece che sulla banca!


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