Mafie, un cancro della società. A Corsico con Libera e Articolo21, tanti dottori per estirparlo

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Arrivando da Milano e passando da Buccinasco non si poteva non notare sotto il cartello stradale di ingresso alla cittadina: “Qui la ‘Ndrangheta ha perso”. E sicuramente ieri sera non ha vinto a Corsico dove Libera ha organizzato una partecipata manifestazione in piazza dopo le imbarazzanti vicende delle ultime settimane: il primo Festival dello stocco di Mammola, patrocinato dal Comune e poi sospeso dopo la “scoperta” che tra gli organizzatori c’erano persone vicine a esponenti della criminalità organizzata calabrese. Fatto ancora più grave  le minacce (anche di morte) che hanno accompagnato – dal pubblico – in consiglio comunale l’intervento dell’ex sindaca Maria Ferrucci, che chiedeva delucidazioni sulla vicenda.

Di qui il presidio di Libera nel centro di Corsico. Tanti gli interventi che si sono susseguiti in piazza: da don Ciotti (che ha insistito su questo concetto:  “La verità non ammette appropriazioni e approssimazioni. Non esistono mezze verità”) a don Colmegna (che ha invitato a non dimenticare l’accoglienza per i migranti), da David Gentili di Avviso Pubblico a Nando dalla Chiesa. Dal professore milanese sono arrivate le parole che maggiormente hanno scaldato la piazza: le mafie continuano a essere presenti, ma il movimento antimafia è sempre più forte e risponde colpo su colpo, come dimostra la manifestazione di Corsico. Dalla Chiesa ha ricordato come la ricchissima ‘Ndrangheta reinvesta i proventi delle sua attività illecite non in Calabria, ma nel nord Italia e in Germania. Questo per aver sempre persone in stato di bisogno, sudditi, non cittadini.

Le mafie sono davvero un cancro della nostra società. Tanti, per fortuna, i dottori che sono accorsi ieri sera a Corsico.
Grazie a Libera che ha organizzato questo evento a tambur battente. Siamo fieri di aver dato la nostra adesione come Articolo21 Lombardia.

Andrea Riscassi, portavoce Articolo21 Lombardia


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