La Scuola superiore della Magistratura respinge una proposta di collaborazione della Scuola della Magistratura della Turchia

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Una buona notizia dal fronte delle denunce sulle gravi violazioni dei principi democratici in corso in Turchia ci arriva dall’organo di alta formazione della Magistratura italiana, la sua Scuola Superiore.

La Scuola della magistratura turca ha proposto alla sua omologa italiana di partecipare all’organizzazione di un simposio internazionale in materia di formazione giudiziaria. Il Presidente della Scuola turca ha accompagnato la proposta di collaborazione con una lunga lettera che esalta il ruolo del governo turco nella difesa dello stato di diritto di fronte al tentativo di colpo di stato del 15 luglio scorso.

Il comitato direttivo dell’istituto italiano, all’unanimità, ha respinto la proposta di collaborazione. Nella lettera di risposta, la Scuola ha ricordato che al colpo di stato sono seguiti l’arresto e la destituzione di migliaia di magistrati, di giornalisti, professori e pubblici dipendenti; ha quindi affermato che il rispetto dei diritti fondamentali e del principio del giusto processo è una pre-condizione per dare avvio ad un rapporto di cooperazione e che tali valori non sono sufficientemente garantiti dall’attuale situazione politica della Turchia.


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