Canale di Sicilia, strage confermata. Naufragio anche a Rodi e in Libia pronti a partire un milione di profughi

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Di Luigi Sambucini

È terminato lo sbarco a Malta delle 24 salme dalla Nave Gregoretti della Guardia Costiera italiana. Confermato dunque il bilancio del naufragio avvenuto nella notte tra sabato e domenica nelle acque libiche e che potrebbe toccare numeri mai registrati prima. Intanto sarebbero un milione i migranti pronti a partire dalle coste libiche. La fonte è più che autorevole, visto che si tratta del il procuratore aggiunto di Palermo, Maurizio Scalia, che sta portando avanti una indagine su una rete transnazionale che gestisce i viaggi degli extracomunitari verso la Sicilia e che in queste ore ha portato all’arresto di molti scafisti, che gestivano i traffici dalle coste della Libia verso l’Italia. Tornando all’attualità del dramma che si è consumato nel Canale di Sicilia, in attesa delle testimonianze dei sopravvissuti, che arriveranno questa sera a Catania, i magistrati hanno comunque già raccolto quella dell’uomo che, viste le gravità delle sue condizioni, era già stato portato in Italia. Secondo il suo racconto, a bordo della nave inabissata, ci sarebbero state non meno di 800 persone, molte delle quali chiuse sotto coperta. Dunque, se questa testimonianza fosse confermata anche da quelle che i Pm raccoglieranno lunedì sera all’arrivo in Italia degli altri sopravvissuti, quella della notte tra sabato e domenica potrebbe veramente essere la più grave catastrofe del mare dalla fine del secondo conflitto mondiale. Ma le forze dispiegate nel Mediterraneo non avevano neppure recuperato le forze, che già si stava consumando un nuova tragedia, questa volta sull’Isola di Rodi, dove un barcone con altre decine di profughi a bordo, ha fatto naufragio. Tre le vittime recuperate ed imprecisato il numero dei sopravvissuti. Quello che parte dalle coste libiche è un esodo ormai fuori controllo, che mette alle corde il sistema dell’emergenza nazionale. Il Governo, in queste ore, cerca di correre ai ripari con il Presidente del Consiglio Renzi che va in pressing sugli alleati dell’Ue: “Contro gli scafisti è possibile un’operazione condivisa in Europa, ma mirata. Ci sono tutte le condizioni per farlo. Interventi mirati sugli scafisti, persone che vanno affidate alla giustizia. L’Italia ne ha arrestati 976, possibile che lo facciamo solo noi? Penso che il Consiglio europeo potrà tenere una posizione unanime e condivisa sui temi della Libia e dell’immigrazione”. Queste le parole contenute in un suo intervento a Rtl. Va detto, infine, che l’esodo verso terre sicure, riguarda anche la Grecia, che nelle ultime settimane ha fatto registrare sbarchi di profughi come mai se ne erano visti. Si stima che in media ogni giorno arrivano 100 persone: secondo i dati della guardia costiera greca, solo venerdì scorso le isole del Mar Egeo hanno accolto 141 migranti e rifugiati. Nel primo trimestre del 2015 la Grecia ha accolto in totale 10.445 migranti senza documenti via mare, mentre nello stesso periodo del 2014 erano arrivate 2.863 persone.

Da jobsnews.it


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