I caregiver familiari raccontano la loro vita agli “arresti domiciliari”

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Parte la campagna “#maipiùsoli”: uno spot video, lanciato oggi in rete e prossimamente su reti Rai e Mediaset, racconta la quotidianità di chi assiste un familiare gravemente disabile. Obiettivo è “ottenere finalmente il riconoscimento, sostenendo la petizione al Parlamento europeo”

ROMA – Una campagna a sostegno dei diritti dei “caregiver”, che in Italia non vengono riconosciuti ma in gran parte dell’Europa ricevono tutele giuridiche ed economiche: si chiama “#maipiùsoli” e prende il via oggi, con la diffusione di un video che, in meno di due minuti, racconta quegli “arresti domiciliari” a cui tante famiglie sono costrette a causa della disabilità grave. Protagonista del video è una mamma, Chiara, completamente dedicata al figlio Simone, che assiste in ogni momento della giornata e in tutte le sue continue necessità, incluse quelle sanitarie. Una mamma che, come tante di queste mamme e papà, spesso deve improvvisarsi infermiere o perfino medico, perché l’emergenza, in questa casa, è la norma… Continua su  redattoresociale.it


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