Cappellini e bandierine

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Sono rimasto male nel vedere il Presidente Napolitano ricevere gli scolari, senza parlare con loro e di loro.
Ma utilizzando la cerimonia per affrontare  questioni istituzionali, mandare moniti politici e intervenire su temi scottanti ma estranei alla scuola e che i ragazzi presenti non potevano capire, anche se applaudivano quando le maestre lo facevano. Spero che questo incontro di inizio anno – molto bello nel suo intento di valorizzare la scuola – cessi di essere una cerimonia formale, dove per i giovani ci sono solo cappellini e bandierine.

Per diventare invece un colloquio sulla bellezza della curiosità che accende lo studio, sulla fatica  di capire le cose difficili come unico modo per non dover sempre chiedere agli altri che succede e cosa fare, sull’importanza di aiutare chi è più solo e timido per non lasciarlo insultare e picchiare dai bulli, sull’impegno dello Stato a far diventare le scuole posti belli e sicuri.

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