Offesi da Renzi, i gufi, saggi ed eruditi organizzano il “ gufo’s party”

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I gufi si stanno riunendo. Non quelli che Matteo Renzi prende di mira,persone in carne e ossa, quasi tutti militanti del partito di cui è segretario. Ormai in ogni discorso, intervista, snocciola il vocabolario gufista. Sarebbero loro i responsabili dei mali del nostro paese. E loro, uccelli timidi che vivono nei boschi,dormono il giorno e vanno a caccia di topi, insetti,pipistrelli la notte, non ne possono più. Hanno deciso di rispondere per le rime,senza usar violenza, senza spargimenti di sangue. Ricordate “ Gli Uccelli”, il formidabile film di Alfred Hitchcock, si dice sia il suo capolavoro? Gabbiani, corvi, passeri, decidono di ribellarsi, loro vittime storiche della crudeltà umana, diventano carnefici. Uccidono, assistono muti, immobili, a migliaia alla paura delle persone chiuse nelle loro abitazioni. Niente di tutto questo. A difesa della onorabilità del gufo ci pensa una prestigiosa manifestazione, il Festival dedicato al mondo degli uccelli notturno, il gufo in primo piano, che si svolge ogni anno all’inizio di giugno a Grazzano Visconti, in provincia di Piacenza. “ Un momento unico e irrepetibile- dicono i promotori-per un pubblico di collezionisti,appassionati di natura,di arte, cultura. Svariate le aree tematiche del Festival:pittura,scultura,fotografia,musica, artigianato italiano, libri, gufolandia, convegni e tavole rotonde tutto rigorosamente a tema gufo”. Ed aggiungono: “ il suo spirito selvatico deve continuare a volare libero e indisturbato”. Ne tenga conto Renzi quando fa riferimento ai “ suoi “ gufi”.

Ma questo riconoscimento non basta. Riuniti in “ gufo’s party” stanno organizzando manifestazioni pacifiche, sit in davanti ai palazzi del potere, in via del Nazareno in primo luogo. Chiedono che tutto il mondo riconosca che loro non portano male,che la parola “gufare” venga cancellata dal vocabolario. Qualche sciagurato l’ha tirata fuori, incazzato forse perché un gufo lo aveva guardato male. Ma loro hanno una difficoltà. Sembra che ti fissino immobili,misteriosi, con i grandi occhi, quasi a gettarti il malocchio. In realtà hanno gli occhi fissi, non possono muoverli. Girano la testa fino a 270 gradi e ti guardano curiosi, quasi stupiti. Ma,forse, Matteo Renzi non lo sa che il gufo,racconta una leggenda spagnola è diventato un uccello notturno dopo aver assistito alla crocifissione di Gesù. Da allora continua a ricordare quell’evento, ripetendo nel suo tipico verso la parola cruz, ossia croce. Grave che uno scout come il nostro premier ignori. Non solo:nel mondo delle fiabe è quasi sempre rappresentato come un animale saggio ed erudito, che diffonde la sua cultura a tutta la comunità animale con cui entra in contatto, ma è anche molto pignolo e permaloso. Vedi Anacleto, il gufo che vive con Merlino in La spada nella roccia della Disney , Uffa, il gufo abitante del Bosco dei cento acri teatro delle avventure di Winnie the Pooh, il gufo di Bambi e Red e Toby. Ancora: una leggenda popolare nord-europea considera l’uccello portafortuna delle principesse discendenti da una misteriosa dinastia detta “Clementinum”, insediatasi in Scandinavia intorno al 340 d.C. dal Mediterraneo. Nella saga di Harry Potter hanno il compito di recapitare la posta dei maghi. Insomma i gufi potrebbero insegnare molte cose anche al nostro presidente del Consiglio. Sono “ eruditi”, appunto e non è un male. Anche i ministri potrebbero far tesoro della loro erudizione. I gufi hanno un difetto: il loro verso è cupo, sono schivi, vivono di notte, e chi vive di notte fa paura è un diverso. Da qui qualche sciagurato li definisce “uccello del malaugurio”.Ma a risollevare le sorti del buon e timido gufo ci pensa Guglielmino, un gufetto coccoloso, raccontato da Edoardo Guglielmini , cui un artigiano ha dato sembianze, che fa la gioia dei bambini. E’ così nata una sorta serie di gufetti da collezione collanine,una “ chiama angeli”,orologi a cucù , da tenere in casa come porta fortuna fino a ovetti di latte e cioccolato. C’è anche una canzoncina:

Gufò, gufo della notte oscura
Che porti via fame e paura
Veglia su tutte le nostre genti
Vecchi bimbi e sugli armenti
Con il tuo canto che può fare paura
Proteggi gli amici con madre natura
Elfi, gnomi e cattivi folletti
Non potranno più farle dispetti.


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