Non si pubblicano video cruenti per brama di scoop

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Non pubblicherei un video avuto in esclusiva con immagini raccapriccianti e col rischio che la voglia di scoop prevalga sull’umana pieta’. Significherebbe capitolare di fronte alla speculazione,la‎sciarle strada libera in barba ad ogni principio deontologico.Si puo’ raccontare tutto e lasciare immaginare epiloghi inaccettabili laddove esista un minimo di umanita’.E’ certo che col caso di James Foley siamo oltre‎, ogni frontiera di ferocia e’ superata,non solo per l’atto in se’,ma proprio per la scelta deliberata di filmare l’atroce esecuzione.Qui chi sceglie di pubblicare o di censurare fa una scelta politica non deontologica.Non ha un qualcosa di tremendo su cui costruire uno scoop che faccia parlare di se’,non ha margini di speculazione da perseguire con l’alibi della liberta’ di stampa.Deve solo fare una scelta pesando tutto su una bilancia. Il fatto che i feroci assassini vogliano propagandare la loro crudelta’ e’ un elemento che lascia propendere per la censura,ma documentare il valicato limite di umana pieta’ lascia comprendere a pieno di fronte a quale fenomeno ci si trovi.Personalmente sceglierei di raccontare lasciando solo immaginare la parte piu’ cruenta,ma non me la sentirei di gridare allo scandalo per una valutazione di diversa sensibilita’ politico-editoriale.Sicuramente considererei un mascalzone colui che pubblicasse un video dello stesso tenore di quello della morte del povero Foley per brama di scoop.


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