Storia di un giovane giornalista emigrato (ma smanioso di tornare)

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L’ Italia ‘’mi ha voltato le spalle senza ripensamenti, non ha fatto nulla per trattenermi, mi ha prima illuso (facendomi girare come un trottola di stage in stage mai retribuiti) e poi tradito (negandomi un contratto di lavoro dopo avermi puntualmente spremuto senza riserve), mi ha affidato al Canada – volo solo andata – senza battere ciglio. Il Paese degli aceri, invece, mi ha accolto a braccia aperte, mi ha restituito la fiducia in me stesso, mi ha fatto sentire importante e capace, mi ha fatto crescere, facendomi diventare più maturo e responsabile, oltre che un giornalista professionista, di nome e di fatto’’.
Da Frascineto (Cosenza), via Roma, a Montréal, in Québec. Da stagista senza sbocchi a caporedattore del ‘’Cittadino canadese’’. Sedotto, ma non conquistato… Leggi tutto su lsdi.it  

 


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