Adnkronos: Marra, niente assemblea o chiamo la polizia

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La minaccia in una comunicazione inviata dall’editore al cdr. I giornalisti in agitazione contro i licenziamenti. L’Asr: restituisca il titolo di Cavaliere.

E’ guerra tra Giuseppe Marra e la redazione dell’Adnkronos. Secondo quanto riferito dal Comitato di Redazione dell’agenzia di notizie, l’editore ha annunciato che “ulteriori aggregazioni, quali ad esempio l’assemblea permanente, non potranno essere tollerate. In caso contrario l’azienda non esclude il ricorso alle forze dell’ordine”. Parole durissime contenute, riferisce ancora il sindacato, in una “minacciosa comunicazione” recapitata al Cdr che richiedeva la convocazione di una assemblea permanente in concomitanza con l’audizione alla commissione Cultura della Camera dei Deputati.
Nei giorni scorsi, i giornalisti avevano indetto un nuovo sciopero contro l’annunciata decisione dell’editore di procedere con il licenziamento di 20 redattori e 3 poligrafici.
“Il cavaliere del lavoro Giuseppe Marra – ha dichiarato il Segretario della Associazione Stampa Romana, Paolo Butturini – dovrebbe ripassare lo Statuto dei Lavoratori, ma soprattutto la Costituzione della Repubblica che all’articolo 4 afferma: ‘La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto'”. Minacciare l’intervento delle forze dell’ordine contro un diritto come quello all’assemblea è, ha spiegato Butturini, “una provocazione inaccettabile da parte di chi ha già calpestato le regole e le norme che governano un civile confronto fra lavoratori e aziende”. Un comportamento per il quale l’Asr ha chiesto a Marra di restituire il titolo di Cavaliere ricevuto dal Capo dello Stato. “Fra i meriti per ottenerla” è il commento di Butturini, “c’è quello di “aver svolto opere intese all’elevazione economica e sociale dei lavoratori, contribuendo in tal modo all’eliminazione dei divari esistenti” l’esatto contrario di quello che sta facendo il Cavalier Marra”.

Da voltapagina.it


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