Emergenza in Sardegna. Il maltempo fa 17 vittime

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ROMA – Al momento sono 17 le persone rimaste vittime  del ciclone Cleopatra che si è abbattuto sulla Sardegna. Tra questi anche un bimbo di Raica e una famiglia di 4 persone di Arzachena. La zona più colpita è quella intorno a Olbia, dove si contano almeno 13 morti. Due morti nel Nuorese (un’anziana a Torpè e un agente di scorta a un’ambulanza deceduto nel crollo di un ponte presso Dorgali) e uno nell’Oristanese (un’anziana trovata morta ieri pomeriggio nella sua casa di Uras).

Insomma, un “bilancio pesantissimo”, come ha ribadito il presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci, visto che al momento risultano esserci anche diversi dispersi: “Per prima cosa dobbiamo renderci conto della situazione nelle zone isolate, ci sono molte case che sono distribuite nell`agro difficilmente raggiungibili perché ponti e strade rurali sono state spazzate via, quindi ci sono case isolate ed è ancora difficile avere un quadro della situazione”.

Secondo i tecnici si sarebbe trattato di una «piena millenaria», di un evento oltre che improvviso, dalla portata straordinaria. In 24 ore, ha riferito Cappellacci, è caduta «tanta acqua quanto ne viene giù in sei mesi in tutto il territorio nazionale. Quindi è stata una cosa di dimensioni veramente apocalittiche».

Nel frattempo i soccorsi sono impegnati su tutti i fronti.   Secondo quanto riferito da una nota dei vigili del fuoco questa mattina, per frontegggiare la situazione di emergenza le squadre stanno operando con il raddoppio dei turni di servizio, mentre sezioni operative sono state inviate sull’isola da Toscana e Lazio. Oltre 600 gli interventi svolti nella notte e sono centinaia gli interventi ancora in corso.

Evacuate 2.500 persone

Sono Olbia e Nuoro le province più interessate dalle forti precipitazioni  con allagamenti diffusi e interruzioni di strade. In particolare, riassume la protezione civile il cui comitato operativo si è riunito a Roma sia ieri notte alle 22 sia stamattina alle 7 e di nuovo alle 8.30, le criticità principali si registrano nel comune di Torpé, dove sono state evacuate 500 persone, ora ospitate in strutture messe a disposizione dal Comune, e nel centro di Olbia, dove centinaia di sfollati hanno trovato ospitalità presso le strutture alberghiere della zona.

Sono circa 2.500 le persone evacuate e ospitate in strutture comunali, alberghi o da parenti. Al momento sono attive 37 organizzazioni di volontariato locale che hanno dato supporto e assistenza alle persone sfollate. Il Capo Dipartimento, Franco Gabrielli, ha raggiunto questa mattina i luoghi colpiti dal maltempo per fare un punto sulla situazione in corso con i rappresentanti delle istituzioni e strutture operative locali e il Consiglio dei Ministri delle 10.00 dichiarerà lo stato di emergenza per l’Isola.

Sul fronte dei servizi essenziali, si registrano ancora criticità  in particolare sulla rete elettrica. Risultano circa 10.500 le utenze rimaste isolate, ma la situazione è in miglioramento. Si segnalano anche alcuni disservizi nelle reti di telefonia mobile, ma la situazione non è critica. Per quanto riguarda la viabilità si registrano problemi sulla rete statale e sulle strade locali, dove si riscontrano diffusi allagamenti e alcune frane. In particolare, si segnalano criticità sulle strade statali 129 e 131. Rimangono le interruzioni di due tratti ferroviari sulle tratte Olbia – Chilivani e Macomer – San Gavino.

Il porto di Olbia, nonostante la presenza di detriti, è operativo e anche l`aeroporto di Olbia è aperto, con parziali limitazioni. La protezione civile invita gli automobilisti a utilizzare la macchina solo in caso di estrema necessità e a verificare la transitabilità delle strade prima di intraprendere il viaggio.

Il ministro tira in ballo i cambiamenti climatici

Il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando è intervenuto al Consiglio dei Ministri sulla drammatica vicenda: “Oggi si appronteranno i primi interventi di sostegno alle popolazioni e quelli necessari per la messa in sicurezza di fronte a un evento che ha avuto davvero carattere di eccezionalità». Sulla possibilità di allentare il patto di stabilità per i Comuni che hanno subito l’emergenza Orlando ha spiegato: «Credo che oggi si darà una risposta anche alle esigenze di bilancio dei singoli Comuni, penso che nel patto di stabilità non debbano essere conteggiate le risorse per la prevenzione e il ripristino dei disastri idrogeologici. Quest’anno c’è un margine di flessibilità previsto anche dalla legge di stabilità. È importante che sia utilizzato con delle priorità. E questo tragico evento ci ricorda qual è una delle priorità». Il ministro ricorda che per questo tragico evento ha rinviato la sua partenza «perché, ironia della sorte, proprio oggi a Varsavia si svolge la conferenza internazionale sui cambiamenti climatici, purtroppo registriamo che ancora troppi paesi non si impegnano a fare passi avanti contro il cambiamento climatico».

Da dazebao.it


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