Turchia: vietato difendere gli alberi

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Oggi secondo giorno di disordini nel centro di Istanbul. Da lunedì scorso centinaia di persone si sono accampate nel parco di Gezi per impedire alle ruspe di abbattere 600 alberi che dovrebbero far posto ad un centro commerciale e una moschea. La polizia ha aggredito con gas lacrimogeni e cannoni d’acqua i manifestanti, molti di loro hanno riportato fratture e trami cranici, 81 cittadini sono state arrestati.

Amnesty International ha denunciato l’uso eccessivo della  forza da parte della polizia turca e ha richiesto, a seguito di questa aggressione, l’apertura di un’inchiesta. Intanto il capo dell’opposizione del governo turco Kemal Kilicdaroglu ha chiesto al Premier Recip Tayyip l’immediato ritiro delle forze dell’ordine che circondano i manifestanti di Gezi Park che sono li per difendere il polmone verde della propria città.

I media turchi, controllati dal governo, impediscono il divulgarsi delle informazioni relative all’aggressione verso i manifestanti, intanto la protesta si sta allargando in altre decine di città della nazione. Su facebook e twitter molte persone, fra cui il regista Ferzan Ozpetek, stanno lanciando appelli per abbattere la censura mediatica e  per far conoscere al resto del mondo quello che sta succedendo ad Istanbul. Aiutiamoli a rompere il silenzio.

(foto in allegato dei manifestanti sul ponte sul Bosforo pubblicata su https://www.facebook.com/internationalriot questa mattina)


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