Il Pdl boicotta il ddl anticorruzione. Molti Tg boicottano la notizia

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I Tg di giovedì 17 maggio 2012 – Le aperture dei maggiori Tg sono sulla vigilia del G8 e sui dati sconfortanti di borse e spread, con particolare riferimento a Grecia e Spagna. Si distingue Tg La 7 che predilige le baruffe della politica italiana e la rottura sul ddl anticorruzione che vede il Pdl sempre più defilato. Ne parla  anche Tg 3; accenni per Tg 2 e Tg 1, silenzio assoluto per le testate Mediaset. Studio Aperto apre – udite, udite!- sulla manifestazione antiterrorismo a Genova, mentre Tg 4 addirittura dedica apertura e doppio servizio ai femminicidi, intervistando – questo è il tocco di glamour – una Michelle Hunziker che però interviene da “cittadina” e non da soubrette.

I dati sulla classe dirigente italiana “invecchiata” – età media poco sotto i 60 anni – scalano i titoli di TG 5 e Tg la7,mentre i Bossi e i Lusi quotidiani vengono dispensati a piene mani da tutti. Monti che interviene alla sede dell’Agenzia delle Entrate è ripreso da tutti, anche da Tg 4 che sembra scoprire solo stasera che le tasse in Italia le pagano per il 76 % dipendenti e pensionati, e solo per il 6% i lavoratori autonomi.

Buoni i servizi di Tg 1 e Tg 3 sul dramma siriano, mentre la scomparsa di Donna Summer è presente su tutti.

Concludiamo con i riflessi del successo della ”tre giorni” del duo Fazio-Saviano. Mentre le testate Rai osservano un rigoroso silenzio,Tg 4 sembra voler elogiare i numeri di “Quello che (non) ho”, ma in realtà cavilla sull’ipotetico errore sui dati relativi alla guerra partigiana: uno storico interpellato “abbassa” la quota dei 400.000 citata da Fazio. Anche Tg la 7, ovviamente, torna sul programma che ha segnato il record di share della rete; ma mentre nelle serate precedenti Mentana aveva realizzato dei veri e propri promo di rete, a testimonianza della sua “tempra” di giornalista vero, questa sera introduce, senza “giudicare”, la notizia della causa che proprio Saviano ha fatto al Corriere della Sera – edizione napoletana – con onerosissima richiesta di danni. Noi abbiamo celebrato l’evento televisivo di fine stagione ascoltando nel commento Paolo Ruffini, neo Direttore di La 7 e “responsabile” del recupero di un format che la Rai ha deciso di epurare, forse proprio perché troppo di successo e, sicuramente, perché “scomodo”.

 Luca Fargione

 

          Il Commento di Paolo Ruffini, Direttore di La7
(Intervista di Alberto Baldazzi)

 

Ruffini, in primo luogo, come si dice in gergo, complimenti per le trasmissioni. Ma la prima domanda è questa: è stato emozionante per lei, ma anche difficile, lavorare con persone di grido come Fazio e Saviano, per lei quasi  sconosciute?

“Be’… si può dire che erano due mie “vecchie conoscenze”, e che è stato molto bello ritrovarle proprio per la condivisione di idee sulla televisione e sul mondo che ci ha accompagnato nel cammino in quella che posso definire “un’altra mia vita”. Sono proprio le difficoltà e le battaglie che si combattono insieme che poi cimentano dei legami”.

 Tra le prime reazioni qualcuno ha detto che in Rai ci sarebbe qualche settore che si è innamorato dell’iniziativa e vorrebbe rubare a La7 il programma. Come risponde?

“Rispondo che, in questo momento, questo progetto è stato possibile perché c’era una rete libera. Questo forse andrebbe ricordato. Per un verso mi sembra tardivo accorgersi della bellezza delle cose dopo averle rifiutate. Per un altro verso fa anche piacere che si riconoscano gli errori. Ma questo programma senza La7 non ci sarebbe stato, e forse non ci sarebbe stato nemmeno questo ripensamento tardivo. Sul futuro vedremo. Dipenderà dalla disponibilità dei gruppi di lavoro. Molti tengono a questo progetto, io per primo”.

 E a chi dice che il 13% di share è poco e che su Rai 3 era stato maggiore?

“A chi dice che il 13% è poco, dico che forse non conosce la televisione. Stiamo parlando di una rete molto più piccola. Se guardiamo al risultato, vediamo come questo sia il miglior risultato di sempre per lo share di questa rete. Non mi pare che sia una lettura corretta del dato. Piuttosto di dovrebbe riflettere, forse, sul fatto che La7 ha superato Rai 1”.

 Ruffini, per concludere, lei è alla guida di un incrociatore, il cui armatore sta cambiando, e ciò dovrebbe avvenire a breve. Come si sente il nocchiero di questo vascello lanciato a buona velocità, ma che non ha chiaro nè l’itinerario nè il porto di arrivo?

“In realtà questo vascello ha chiaro sia l’itinerario che il porto di arrivo, che è quello di fare buona televisione continuando su questa rotta. Forse non c’è un punto di arrivo, ma la rotta continua. È al di là di me – io sono arrivato da poco -. Il fatto è che questo percorso ha una sua storia, che è quella della buona televisione, e che ha dei volti di rete credibili, programmi tutti molto forti – penso al Tg di Mentana, alla satira di Crozza, a 8 e Mezzo di Lilli Gruber; penso all’infedele ed alla modalità “alta” con cui ha curato l’informazione in tutti questi anni -. La rotta è questa, e chi arriverà sa cosa compra e la comprerà proprio perché questo è un valore”.

 

Dati Auditel di mercoledì 16 maggio 2012

Tg1 – ore 13:30 3.697.000 21.38% ore 20:00 5.175.000 22.27%.
Tg2 – ore 13:00 2.725.000 16.97% ore 20:30 2.189.000 8.32%.
Tg3 – ore 14:30 1.791.000 11.21% ore 19:00 2.111.000 13.54%.
Tg5 – ore 13:00 3.813.000 23.51% ore 20:00 4.371.000 18.80%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.153.000 16.83 % ore 18:30 1.198.000 9.89%.
Tg4 – ore 11:30 431.000 6.89% ore 19:00 937.000 5.94%.
Tg La7 – ore 13:30 972.000 5.62% ore 20:00 2.231.000 9.47%.

Fonte: www.tvblog.it

 


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