Alluvione Sardegna: Siddi (Fnsi): giornalismo difensore civico, grande ruolo dei media

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“Con il sindacato dei giornalisti, la Fnsi, partecipo al cordoglio delle popolazioni sarde e, particolarmente, delle famiglie colpite, per l’alluvione che ha causato tante vittime e migliaia di sfollati. Per il mondo dell’informazione sono giornate non semplici da raccontare. Dar conto di quanto accade è imperativo permanente per ogni giornalista. Farlo con perizia e con sensibilità è fondamentale per essere all’altezza di un compito che, in questi casi, assume valenza civile primaria. Per ore e ore le notizie dei media sono state essenziali per tutti: per documentare gli eventi, per organizzare i soccorsi, per fare rete tra persone e famiglie distanti, emigranti compresi”. Lo scrive in una nota Franco Siddi, segretario nazionale Fnsi. “Trovandomi all’estero, ho trovato di grande efficacia informativa e aiuto alle popolazione le notizie in tempo reale dei siti d’informazione, specie locali, particolarmente le emittenti sarde. La diretta fino a notte fonda e la ripresa di primo mattino oggi di “Videolina” è stato un pubblico servizio di valenza straordinaria. Così le emittenti radio locali e le agenzie di stampa. E la sospensione dello sciopero dei giornalisti della tv “Sardegna1”, da mesi senza stipendio, per dar conto degli avvenimenti con puntualità è una testimonianza di valore e di amore per la cittadinanza di cui è una delle espressioni vitali. Tutte le redazioni locali – di cui i quotidiani scritti e web, new media emergenti e la Rai Sardegna sono sistema centrale – stanno dando il massimo con grande dedizione. Media nazionale e esteri trovano in questa realtà riferimenti solidi di professionalità per un sostegno a una rete di informazione che oggi porta la tragedia sarda nella dimensione mondiale. Un giornalismo difensore civico è sempre indispensabile e lo sarà di più se saprà essere, da domani, all’altezza delle speranze di ricostruzione e ripresa di una popolazione da tempo in grave sofferenza per la crudi economica e del lavoro e oggi piegata da un evento naturale eccezionale che mette a nudo quando sia indispensabile la tutela del territorio, intervenendo adeguatamente e per tempo sulla mappa dei rischi”.


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