Una violazione delle regole. Media non siano complici

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È annunciato per le prossime ore il video messaggio di Berlusconi. La legge ne vieterebbe la trasmissione, essendo la fattispecie prevista il linea eccezionale solo su richiesta di alcune cariche costituzionali ed in gravi casi di interesse pubblico. Purtroppo tutto avverrà lo stesso giustificato sotto la voce “rilievo giornalistico del fatto”. Ma per legge un conto è dare la notizia, un conto è trasmettere integralmente il video messaggio, con ciò violando le disposizioni in materia.  Dunque, questa fondamentale distinzione dovrebbe essere rigorosamente rispettata. Ma per l’appunto non sarà così ed impunemente verrà attaccata la magistratura e si cercherà di accreditare una verità diversa da quella accertata da tre sentenze dei tribunali della Repubblica. Nessuno interverrà, non l’Agcom e neppure chi dovrebbe tutelare l’indipendenza dei giudici. Tutto andrà secondo i piani prestabiliti. Ancora una volta la legge non vale per tutti. C’è chi può tranquillamente violarla a reti unificate, con la complicità dei responsabili degli organi di informazione, e c’è il piccolo blogger che se sbaglia una virgola o mette una fotografia in più passa tutti i guai della terra, anche se battaglia meritoriamente contro mafie e camorre. Ma tant’è, questo è l’andazzo da venti anni, restaurato e rinvigorito dalla c.d “responsabilità nazionale”.


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