Non so fra quanti anni ma prima o poi gli storici, su e con quali mezzi chissà, analizzeranno questo orribile periodo storico ma anche il grande sogno dell’Europa durato quasi 80 anni, dopo la seconda guerra mondiale.
E a un certo punto inciamperanno nella figura di Ursula Von der Layern, e vedranno una scena che neppure fra centinaia di anni sarà giustificabile, la penosa, patetica, vergognosa genuflessione al presidente degli Stati Uniti Trump che impone ala rappresentante di 27 paesi europei di incontrarlo nella hall del suo circolo privato di golf in Scozia, cioè in un paese che dell’Unione Europea non fa parte.
Andate a rivedere quelle immagini terribili, con questa donna che con voce fioca cerca di fare un a battuta dicendo che Trump è noto per essere un grande negoziatore, ma soprattutto fermatevi sul tono di scuse con cui dice che è vero che finora l’Europa è stata avvantaggiata, quindi, di fatto, punirla è giusto.
La stessa persona che ha convinto l’Ucraina di una facile vittoria nel 2022, la stessa donna che ha scelto il nome e il contenuto di un progetto chiamato RiarmEurope che sarà la rovina dei nostri paesi, la stessa persona che ha chiuso gli occhi su Gaza e che ancora non ha il coraggio di rompere gli accordi commerciali con il governo di Netanyahu.
Lascia un ‘eredità tossica ai giovani e soprattutto alle donne. Un coro si alza sempre in questi casi per dire che la responsabilità non è sua ma dei governi europei che non trovano gli accordi, io invece ritengo che ci sia in queste vicende e soprattutto nell’accordo con Trump una sua precisa responsabilità, una sua precisa vergognosa genuflessione che provoca alle donne un danno di gran lunga maggiore rispetto al resto della popolazione. Come sono lontani i tempi della prima presidenza Trump e del Metoo…
