Cortesia protocollare e niente di più per Vance, quando verrà a Roma. L’uomo infatti ha insultato come parassiti gli europei – e quindi anche noi – e non si è negato il piacere dell’ingerenza in Germania, quando ha definito i neonazisti tedeschi della AfD degni di ascolto nonostante il loro conclamato estremismo nazista e persino negazionista. Dopo queste dichiarazioni offensive, Vance avrebbe dovuto evitare di venire a Roma, ma l’arroganza – elemento distintivo dello staff di Trump – non si pone problemi di sensibilità e quindi ora ce lo ritroviamo a Roma.
Presidente Meloni, nel nome del suo tanto declamato patriottismo, adotti lo ”sciopero del sorriso” verso questo signore che pensa di poter offendere senza pagare pegno. Stretta di mano, sì; foto, pure: ma niente sorrisi. Insomma, gli si dedichi il minimo protocollare per non essere scortesi, ma dandogli una lezione: la cordialità la si guadagna prima di tutto con il rispetto.