La grave vicenda di Beauty David. Un clima destinato ad aggravarsi

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Lei chiede di essere pagata, il proprietario dello stabilimento balneare la prende a schiaffi, ma Beauty David, 25 anni, nigeriana, ha avuto la prontezza di filmare tutto e il video è stato visto da migliaia di persone.

Naturalmente spetterá agli inquirenti procedere agli accertamenti e ai giudici pronunciare la sentenza, ma quelle immagini ben simboleggiano lo stato della lotta di classe oggi nella stagione dei sovranismi e delle oligarchie dominanti.
Quelle immagini racchiudono molte verità.
La ragazza è costretta a chiedere quello che le spetta, perché ormai anche la retribuzione è diventata un favore e non un diritto.
Beauty David è anche una donna, quindi dovrebbe piegarsi ed accettare una retribuzione dimezzata.
Dal momento che non è italiana, ma nigeriana, dovrebbe godere di diritti “trimezzati” e non accampare pretese, a cominciare da quella di essere equamente e puntualmente retribuita.

Naturalmente sono piovute la solidarietà, ma anche questa aggressione, come tante altre, a cominciare dall’assassinio di Civitanova Marche, si inserisce in un contesto di aggressioni, molestie, violenze contro gli immigrati, gli ultimi, i disperati.
Un clima destinato ad aggravarsi perché i seguaci nostrani di Putin, Orban, Bannon, Bolsonaro, hanno bisogno di alimentare, ogni giorno la paura contro differenze e diversità, per catturare voti e consensi.
La “ questione etnica” ha preso il posto della questione sociale.
Il solo uso della parola “patrimoniale” suscita reazioni scomposte, il tema della lotta contro le morti sul lavoro è relegato in fondo alle agende, per non parlare del reddito di cittadinanza o del reddito minimo..
Del resto ovunque sia andato al potere il populismo estremista ha sempre esaltato le oligarchie e disprezzato il popolo.
Gli episodi di Civitanova e ora di Soverato, per citare solo gli ultimi due, sono solo l’espressione più eclatante di quanto accade ogni giorno e non riguardano solo gli immigrati, ma gli ultimi di ogni nazionalità e colore della pelle.
Spetta anche al mondo dell’informazione contrastare questa deriva e impedire che le parole diventino pietre per uccidere differenza e diversità.
Per questo lunedì alle ore 8,30 Articolo 21 promuoverà un confronto con chi contrasta razzismo ed esclusione sociale, con l’obiettivo di indire una campagna nazionale capace di “illuminare”, il giorno prima, i luoghi delle oscurità e degli oscurantismi, e di mettere insieme quanti, da sempre, costruiscono i ponti della pace e della accoglienza e non si rassegnano davanti ai miei dell’odio, del livore, della lotta di classe alla rovescia.


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