Rai, Usigrai: «Basta con la dannosa pratica delle prime utilizzazioni»

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Dopo essersi più volte espressi a favore della valorizzazione delle professionalità interne, i rappresentanti dei giornalisti si riservano, qualora l’azienda non ponga fine a questa strategia, di ricorrere alla Corte dei Conti per una verifica sul corretto utilizzo delle risorse pubbliche.

Con una mano si tagliano i costi con l’altra si fanno nuovi contratti a partite iva con chiamata diretta. La Rai continua la dannosa pratica delle prime utilizzazioni nei programmi di rete di colleghi esterni impiegati nei programmi del palinsesto estivo, mentre decine di colleghi interni sono senza incarico». Lo denuncia l’Esecutivo Usigrai che, in una nota, evidenzia: «Una scelta che fa lievitare i costi aziendali e che consente ad alcuni colleghi di iniziare a collaborare con la Rai senza affrontare un concorso pubblico meritocratico e trasparente».

Per i rappresentanti sindacali, «il ricorso alle prime utilizzazioni contravviene agli impegni presi dalla Rai con il sindacato e avviene mentre decine di colleghi, che da anni collaborano con la Rai, attendono di essere regolarizzati. Il sindacato – concludono – che si è già ripetutamente espresso a favore della valorizzazione delle numerose professionalità interne e ha più volte invitato l’azienda a porre fine al ricorso alle prime utilizzazioni, si riserva, qualora non si ponga fine a questa strategia clientelare e dispendiosa, di ricorrere alla Corte dei Conti per una verifica sul corretto utilizzo delle risorse pubbliche».


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