“Il giorno più bello”, l’esordio alla regia di Andrea Zalone

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Una commedia corale che guarda con sincerità e con ironia alle nostre qualità, alle nostre illusioni e ai nostri difetti nel “giorno più bello”.

 Approderà nelle sale il 9 giugno, con 01 Distribution “Il giorno più bello”, l’opera prima di Andrea Zalone – affermato e poliedrico autore televisivo – che ne ha curato anche la sceneggiatura con Fabio Bonifacci basata sulla commedia d’Oltralpe “C’est la vie – Prendila come viene”, del 2017, diretta da Olivier Nakache e Eric Toledano (i registi del film campione d’incassi: “Quasi amici”).

Aurelio (Paolo Kessisoglu) è un wedding-planner doc, figlio d’arte, e sin dalla tenera età di 6 anni aveva già in mente cosa avrebbe fatto da grande per mestiere, donare la felicità alle persone nel giorno più bello della loro vita: il giorno del matrimonio. Tuttavia, stufo di “regalare” felicità agli altri, ecco che Aurelio decide che stavolta sarà il suo turno, partirà con Serena (Valeria Bilello), la donna che ama segretamente, con la quale solcherà gli oceani in barca a vela, anche al prezzo di mollare l’azienda di famiglia. Ma Serena, responsabile del settore ristorazione dell’azienda, è sposata con Giorgio (Luca Bizzarri), amico di Aurelio dai tempi del liceo, e dal quale sembra non riesca a divorziare.

Aurelio però è determinato. Organizzerà un ultimo matrimonio, esclusivo e charmant, quello per il quale è stato ingaggiato dal Signor Musso (Carlo Buccirosso) per la propria figlia Chiara (Fiammetta Cicogna) con Pier (Stefano De Martino). Il matrimonio sarà anche un test perché il Musso possa finalizzare la proposta di acquisto dell’azienda fatta poco prima ad Aurelio, ed affinché ciò avvenga dovrà essere una festa memorabile, unica! Ma Aurelio riuscirà, con la sua compagnia di personaggi scalcinati, degna di una commedia pirandelliana, a soddisfare le richieste del Signor Musso e a non trasformare la festa in un incubo? con Adele, depressa cronica, sempre in preda ad una incipiente crisi di nervi (Violante Placido) e con Billy (Lodo Guenzi), anche lui depresso cronico che millanta trascorsi da Pop star e che si scoprirà aver avuto una liaison con la sposa (Fiammetta Cicogna)? e che dire della brigata di camerieri improvvisati e mal pagati e per questo in perenne attrito con Aurelio? E, infine, con lui, Giorgio, l’unico fotografo disponibile sulla piazza, che ritiene di essere un fallito sia come genitore sia professionalmente?

Una commedia brillante ma, al contempo, anche amara, che prende di mira quello che per lo stereotipo italico è il giorno più importante e bello della vita: il giorno del matrimonio. Una trama che sembra cucita addosso al regista Andrea Zalone, lo spin doctor di Maurizio Crozza (ma in questo caso è del tutto assente quel tipo di comicità irriverente a cui l’autore ci ha abituati in TV), che sembra farsi gioco delle convenzioni, con intelligenza però, guardando con sincerità alle nostre qualità, alle nostre illusioni e, soprattutto, ai nostri difetti.

Il regista ha recentemente dichiarato che il film “vuole essere una commedia elegante e divertente adatta a tutti e non ho sentito di inserire per forza qualcosa di graffiante … I matrimoni sono sempre più dei baracconi. Uno spazio quasi teatrale dove avvengono dinamiche umane”.

Come dargli torto?

Il film è una produzione Oplon Film e IBC Movie con Rai Cinema e con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.


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