Sigonella-Birgi, via Capaci…

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Negli anni ’40 gli USA volevano collegare le realizzande basi di Sigonella e Birgi mediante una idonea autostrada. Mio nonno riferiva che non c’era l’interesse di collegare Catania e Palermo, ed anzi da Palermo gli americani non volevano neanche passare, ciò per garantire la sicurezza militare dell’autostrada, che doveva distare dal mare lungo tutto il tragitto. I palermitani ottennero la giusta soluzione: l’autostrada sarebbe passata da Palermo e nel tratto costiero ad ovest non avrebbe avuto ponti che sarebbero potuti essere abbattuti da una qualunque nave nemica. L’ipotesi dell’ideazione (e fondi) USA dell’autostrada “Sigonella-Birgi” si evince da tre elementi: una autostrada (CT-PA) assolutamente inutile, all’epoca, fu realizzata per prima in Sicilia e a tempi record; le caratteristiche dell’autostrada, nei tratti pianeggianti, sono identiche a quelli delle autostrade USA; il tratto ovest, esposto al mare Tirreno, è del tutto sprovvisto di viadotti, solo tunnel di scolo delle acque…

Dopo il mancato attentato all’Addaura Falcone denunciò l’esistenza di ideatori dalle “menti raffinatissime”. Recentemente la trasmissione “Report” ha segnalato la presenza di un uomo dei servizi nelle fasi di preparazione dell’attento di Capaci (territorio “castellammarese”, un tempo). Ciò ha un senso concreto perché, come molti progettisti sanno, per alcune opere strategiche è previsto di indicare dove collocare le cariche per le demolizioni in caso di invasione: anche il più piccolo dei comuni ha il suo “vano di scoppio” dove far esplodere le cariche di dinamite.

Solo “menti raffinatissime” potevano conoscere dove ottenere il massimo risultato di devastazione in un’opera certamente strategica come l’autostrada per Punta Raisi. Ed in ogni caso qualcuno doveva dare, in qualche modo, una autorizzazione. Che pare sia giunta. Sicilia portaerei naturale.


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