Trisulti mai più sovranista, la Certosa ora è aperta al pubblico

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A vederla adesso, immersa nel foliage rosso e giallo, nel cuore della Ciociaria cattolica, sembra incredibile che la Certosa di Trisulti sia stata ad un passo dal diventare la sede principale di un movimento sovranista di caratura internazionale. Invece era andata proprio così. L’associazione ispirata da Steve Bannon, autore di un’idea sovranista e piuttosto razzista del mondo, la Dignitas Humanae Institute, si era aggiudicata il bando per l’assegnazione del sito e il destino ero quello di trasformarla in scuola di alta formazione. Il nocciolo duro del sovranismo al centro di una terra caratterizzata dallo spirito cristiano e dal rigore del monastero di Collepardo,a due passi da Frosinone, la provincia piena zeppa di luoghi di culto, il circondario industriale perché c’è la Fiat ma agricolo perché i pastori ancora si incontrano ai lati dell’Autostrada A1, terra di migranti ed emigrati, attraversata da santi, filosofi, musicisti, mendicanti e grandi sognatori. Steve Bannon aveva fatto la sua comparsa nel 2018 vincendo appunto quel bando per la gestione della struttura che era stata dei frati. Ma dopo l’assegnazione non ci furono le azioni concrete di utilizzo e recupero pur previste e ciò ha consentito al Ministero dei beni culturali di risolvere il contratto, anche perché sullo sfondo era montata la polemica per l’attribuzione di un complesso simbolico e importante qual è quello di Collepardo alla scuola sovranista. Da due giorni la Certosa è tornata fruibile per tutti, aperta al pubblico dopo un intervento di restyling costato mezzo milione di euro e nell’ambito di una cerimonia formale cui hanno partecipato il Ministro Enrico Franceschini e il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Da domani via alla programmazione delle viste guidate, soprattutto per le scuole e un futuro diverso da quello che sembrava già scritto. “Si apre una pagina nuova e bella per la Certosa di Trisulti. Non andrà a Steve Bannon ma a tutti i cittadini. Una bella vittoria, ottenuta grazie alla collaborazione tra Stato e Regione”, ha detto Zingaretti durante l’inaugurazione. Finisce così anche la battaglia giudiziaria condotta dall’associazione di Bannon e persa definitivamente davanti al Consiglio di Stato che ha riconosciuto la legittimità della cessazione del rapporto contrattuale siglato nel 2018 con il Ministero.


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