Spero che la Palombelli si sia resa conto del danno che ha fatto

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Negli ultimi sette giorni sono state uccise sette donne. A volte è lecito domandarsi: questi uomini erano completamente fuori di testa o c’è stato un comportamento anche esasperante o aggressivo dall’altra parte?” L’aberrante frase pronunciata in tv da Barbara Palombelli ci porta al più letale nemico della parità di genere: il maschilismo femminile. Cioè quello praticato da donne contro altre donne, che cercano giustizia, rispetto e dignità. La giornalista – in un conato di ricerca degli aspetti più reconditi del femminicidio – vorrebbe ampliare il tema, per comprendervi anche l’ “esasperazione” degli assassini, come attenuante culturale. Perché si sa, se le donne non sanno stare al loro posto di sottomesse “perinde ac cadaver”, allora poi cadaveri ci diventano davvero.

Spero che la Palombelli si sia resa conto del danno che ha fatto a chi – donne e uomini – lotta da anni per un’educazione al rispetto di genere. Ma siamo disposti a perdonarla, purché ci salvi dalla frase-toppa di chi non pensa prima di parlare: “Queste parole sono state estrapolate dal contesto…”. Signora Palombelli, non si preoccupi, va bene anche se tace.

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