Altre 5 morti sul lavoro nella giornata di oggi, una mattanza quotidiana che purtroppo non conosce sosta

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Emanuele Zanin 46 anni e Jagdeep Singh 42 anni, operai, sono morti asfissiati, mentre stavano caricando una cisterna di azoto liquido, all’interno del Campus dell’Universita’ Humanitas a Pieve Emanuele, in provincia di Milano.
Un operaio di 52 anni, che lavorava nella ditta Lavor Metal a Loreggia (Padova) è morto dopo essere caduto da un’impalcatura alta cinque metri.
Leonardo Perna, 72 anni, titolare di un officina meccanica e’ morto sul colpo per essere caduto da una scala alta 2 metri, dove era salito, per liberare una canalina ostruita una canalina ostruita. Lascia la moglie e due figlie.
Un camionista, Giuseppe Costantino, 52 anni, è morto a Capaci travolto dallo stesso mezzo. L’autotrasportatore si trovava in via Renato Guttuso aveva finito le operazioni di carico e scarico della merce. E’ andato nella parte posteriore del Tir per alcune verifiche. Ma il mezzo si è messo in movimento e lo ha travolto uccidendolo.
Ieri c’e’ stato l’incontro tra governo e sindacati per parlare di sicurezza sul lavoro. Nell’incontro sono stati individuati dei punti di immediata realizzabilita’:
-revisione e il potenziamento della formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro
-revisione e il potenziamento delle norme sanzionatorie da applicare a seguito delle ispezioni
-razionalizzazione dell’aspetto delle competenze in materia di ispezione
-la costituzione di una banca dati unica delle sanzioni applicate.
Nell’incontro si e’ prevista anche un’accelerazione per l’assunzione di 2300 ispettori del lavoro.
Voglio chiarire, nuovamente, che gli ispettori del lavoro controllano solo la regolarita’ contributiva e il lavoro in nero e la sicurezza sul lavoro nei cantieri, ma devono sempre preavvisare le Asl territorialmente competenti.
I controlli per la sicurezza nei luoghi di lavoro, li fanno i tecnici della prevenzione delle Asl, che dipendono dalle regioni.
In tutta Italia ci sono circa 6 milioni di aziende e i tecnici della prevenzione sono circa 2000.Se le dovessero controllare tutte, ogni azienda riceverebbe un controllo ogni 15/20 anni. Considerando la vita media di un’azienda, praticamente mai.
Cosa aspetta il governo Draghi, a fare qualcosa di concreto, prima possibile, per fermare questo triste bollettino di guerra sul lavoro?
E non sono l’unico a farsi questa domanda.
Dalla morte di Luana D’Orazio (3 Maggio 2021) sono passati quasi 5 mesi, da allora non e’ stato fatto ancora nulla da parte del governo.
L’assunzione degli ispettori del lavoro va bene per il contrasto al lavoro e irregolare, ma per avere piu’ controlli per la sicurezza sul lavoro, ci vuole piu’ personale ispettivo delle Asl, quindi piu’ tecnici delle prevenzione. E’ cosi’ difficile da capire?
Infine, voglio rivolgere un appello:  si smetta di usare termini assurdi ed ipocriti come “morti bianche” o peggio ancora “tragiche fatalita”, perche’ non lo sono mai!!! Almeno per rispetto verso quei lavoratori che non ci sono piu’.

Marco Bazzoni, operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, Firenze

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