Una storia editoriale di coraggio e perseveranza nata a Taranto, cresciuta sul web e proiettatata nel futuro

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È passata poco più di una settimana dalla “Giornata Internazionale della Libertà di Stampa”, un appuntamento che ha avuto ancora più risonanza, almeno nel nostro Paese, a causa del maldestro tentativo di censura di cui la Rai si era resa responsabile nei confronti del noto cantante Fedez, e che quest’ultimo aveva denunciato dal palco del Concertone del 1° Maggio.

Noi di Smart Marketing avevamo organizzato uno spin-off del nostro format “Incontri ravvicinati”, in diretta Facebook, il 3 maggio, proprio per parlare di libertà di stampa, diritto all’informazione e censura, e ad esso avevamo invitato la giornalista d’inchiesta e referente per la Puglia di “Articolo 21” Fabiana Pacella.

La faccenda Fedez vs Rai se non altro ha avuto il merito di porre all’attenzione del pubblico mainstream il problema della censura e della libertà di espressione, di cui, spesso e volentieri, le principali vittime sono proprio i professionisti dell’informazione, i giornalisti.

L’Italia, come ci ricorda il World Press Freedom Index 2021, redatto da Reporters sans frontières (RSF), si attesta al 41° posto su un totale di 180 Paesi presi in esame, e questo dato ci dice che dobbiamo fare ancora molta strada per garantire la libertà di stampa, il diritto all’informazione dei cittadini e la sicurezza dei giornalisti.

Durante la live, abbiamo potuto sentire dalla viva voce di Fabiana Pacella la sua personale esperienza di giornalista d’inchiesta scomoda e delle difficoltà anche giudiziarie che ha dovuto affrontare nel corso della sua carriera. Per chi, come il sottoscritto, è un giornalista, diciamo, “da scrivania” è stata una vera lezione di etica e prassi giornalistica quella che emergeva dal racconto della nostra ospite, un racconto appassionato, vivo e carico di emozioni che vale quanto 10 ore di formazione deontologica ODG.

L’importanza di un’informazione libera da censure, pressioni politiche ed economiche è il risultato a cui tutti dovremmo tendere ma, come ci ha ricordato Fabiana Pacella durante la diretta, non sono solo il giornalismo di denuncia e le inchieste scomode che servono, per un’informazione davvero libera, democratica e vera c’è bisogno anche di “belle notizie”.

E la storia del nostro magazine è in fondo la storia di una bella notizia. Nato all’inizio del febbraio 2014, dalla proposta un po’ folle ma assai interessante di Ivan Zorico e da subito sposata dal sottoscritto, “Smart Marketing – Mensile di Comunicazione, Marketing e Social Media” è la storia di una amicizia, ma pure di passioni ed interessi comuni, di due ragazzi conosciutisi ad un corso di formazione professionale di marketing culturale, cresciuti all’interno di una associazione culturale nata da quel corso, e maturata, ma pure accudita e protetta, all’ombra di questo mensile, che proprio a maggio è entrato nel suo 8° anno di vita.

Un’avventura professionale e formativa a cui negli anni si sono aggregati altri professionisti che hanno contribuito a numeri davvero importanti per un mensile online che, nato in una città del sud come Taranto, rischiava di chiudere i battenti dopo il primo anno di vita. Ed invece una serie di scelte “rischiose” ma gratificanti si sono mostrate vincenti; sarebbe stato facile fondare un altro giornale di informazione locale, sicuramente in termini di contatti e numeri la strada sarebbe stata più semplice. Ma la specificità, ossia lo scommettere sul marketing, sulla comunicazione e sulle nuove tecnologie, se all’inizio è stata principalmente una opzione dettata dalle competenze dei fondatori, alla lunga si è dimostrata pure una scelta vincente.

Smart Marketing – Mensile di Comunicazione, Marketing e Social Media è una realtà che consta di una 15ina di collaboratori – per la stragrande maggioranza donne – disseminati per tutto il territorio nazionale; un mensile molto verticale per quanto concerne gli argomenti trattati, ma che ha fatto, paradossalmente, della “trasversalità” il suo punto di forza e la sua vera anima editoriale: sono le rubriche di cinema, arte contemporanea e musica che, declinate in chiave di marketing e di comunicazione, hanno contraddistinto questo magazine dai propri competitor e hanno contribuito a renderlo conosciuto ed amato dai suoi lettori.

2 amici, 15 collaboratori, 8 anni di vita, 84 numeri editati, 76 Copertine d’Artista, 2 mostre d’arte contemporanee organizzate e, soprattutto, 1376 articoli pubblicati sono i numeri che testimoniano che il coraggio di credere nei sogni, lottare per un’informazione nuova, ma attendibile e verificata, e combattere per le proprie idee è la strada che ogni giornalista, ma anche ogni cittadino che si ritiene e/o professa libero, dovrebbe percorrere.

Che piaccia o meno, che lo vogliamo o no, la stampa, i siti, le radio, le televisioni, i giornali, l’informazione tutta sono componenti essenziali di uno stato libero e di una democrazia, perché, come ci ricorda lo scrittore, scienziato politico ed intellettuale francese Benjamin Constant, che maturò il suo pensiero e scrisse i suoi primi libri durante “il regime del Terrore” che seguì la Rivoluzione Francese: “Con i giornali, a volte c’è disordine; senza di loro, c’è sempre schiavitù”.

Link vari

Video Speciale “Incontri ravvicinati” – 3 Maggio 2021:

link https://fb.watch/5qDBMhzv5j/

link a Smart Marketing: http://www.smarknews.it/smark/


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