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Libertà di stampa, il Parlamento Ue studia nuove norme anti Slapp

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Più formazione per i giudici, regole chiare sulla competenza territoriale dei tribunali e sanzioni contro istituzioni e aziende che abusano delle azioni legali nei confronti dei giornalisti. Sono queste le raccomandazioni essenziali della relazione anti Slapp, acronimo inglese per le azioni legali bavaglio, in discussione alla commissione per le libertà civili del Parlamento europeo. «Scopo delle Slapp non è vincere ma rendere la vita impossibile a chi le subisce, per questo è necessario trovare il modo di sanzionare aziende e istituzioni che abusano di questa pratica», spiega la vicepresidente del Parlamento europeo e relatrice del testo anti Slapp Roberta Metsola (Ppe). La bozza della testo dovrebbe essere presentata entro la fine di giugno ed essere sottoposta all’approvazione dell’assemblea plenaria in ottobre. «La sfida più grande nel formulare la direttiva comunitaria sarà il negoziato con gli Stati membri, in particolare con quei Paesi che continuano a coprire le ingiustizie contro i giornalisti. È in questo passaggio che la nostra istituzione può davvero fare la differenza», continua Metsola. Allo studio degli eurodeputati anche misure non legislative come la creazione di un fondo di assistenza europeo per sostenere le spese legali e l’istituzione di un database per monitorare la diffusione dei casi di Slapp.
(Ansa)
(nella foto Roberta Metsola, relatrice del testo anti Slapp)


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