Altri due episodi di aggressioni e minacce ai giornalisti del Tirreno. Investigatori già al lavoro

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Il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti dell’Associazione Stampa Toscana «richiamano, per l’ennesima volta, l’attenzione sul Tirreno ed esprimono piena solidarietà e vicinanza ai colleghi, al Cdr e al direttore Stefano Tamburini per altri due episodi di minacce e aggressioni nei confronti dei giornalisti del quotidiano livornese. Episodi (anticipa il sindacato regionale) sui quali gli investigatori sono già al lavoro».  Il primo caso, spiega l’Assostampa, «si riferisce a un collega della cronaca di Livorno, raggiunto da una strana telefonata nel cuore della notte da una persona che faceva inquietanti allusioni su termini utilizzati nei suoi servizi, invitandolo a scendere sotto casa. Due segnali (“So dove abiti e che numero di telefono hai”) terrificanti».
Il secondo episodio riguarda due colleghi della redazione di Piombino, Alessandro De Gregorio e Paolo Barlettani, durante un servizio sui richiedenti asilo. «Pur distinguendo fra le aggressioni, pur ammettendo le esasperazioni di quelle persone di fatto abbandonate in un posto dove non li vede nessuno, è necessario tenere alta l’attenzione – rileva l’Ast – nei confronti di chi fa il nostro mestiere. I giornalisti, anche in queste due situazioni, hanno saputo tenere i nervi saldi. Ora sono attese le conclusioni di chi deve fare le indagini».

 


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